I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) di Roma – con la collaborazione del personale della Soprintendenza Speciale Abap di Roma -, hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dal gip, su richiesta dei pm, di numerosi beni mobili, di rilevante pregio, sottoposti a vincolo culturale e dichiarati di interesse culturale particolarmente importante, allocati presso lo storico Caffè Greco.
Beni sequestrati di pregio
Tra i beni oggetto di sequestro figurano dipinti, sculture e oggetti di antiquariato di pregevole valore nonché simbolo della Roma settecentesca. Il provvedimento si è reso necessario dopo gli accertamenti eseguiti dai militari del Tpc dai quali è emerso che l’attuale locatario dell’immobile, sede del caffè, aveva rimosso i suddetti beni mobili – di stretta pertinenzialità rispetto agli ambienti dell’immobile storico ove erano allocati e da questo inamovibili – trasportandoli in due distinti depositi senza ottenere il previsto consenso della Soprintendenza di Roma, ponendo gli stessi beni al rischio di dispersione o distruzione, in violazione della disciplina contenuta nel Codice di beni culturali e del paesaggio.
Intervento e messa in sicurezza
L’intervento immediato dei carabinieri del Tpc e della Soprintendenza Abap di Roma, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha permesso di effettuare un nuovo censimento dei beni, provvedendo alla loro custodia in depositi sicuri in attesa che gli stessi possano tornare presto nella loro originale collocazione e alla pubblica fruizione.