AGI – Il Ministro tunisino dell’Economia e della Pianificazione, Samir Abdel Hafidh, ha incontrato a Tunisi l’Ambasciatore italiano Alessandro Prunas per colloqui incentrati sul rafforzamento della cooperazione bilaterale. L’incontro ha offerto l’opportunità di esaminare i programmi congiunti per il periodo 2025-2027 e definire le future linee d’azione, secondo un comunicato stampa del Ministero dell’Economia tunisino. I colloqui si sono concentrati su settori strategici per lo sviluppo del Paese, tra cui trasporti, gestione delle risorse idriche, formazione, ricerca agricola ed energie rinnovabili.
Il Ministro Abdel Hafidh ha espresso grande soddisfazione per la crescita e la diversificazione della collaborazione, sottolineando l’importanza di allineare gli sforzi alle priorità e agli obiettivi di sviluppo della Tunisia. Da parte sua, l’Ambasciatore Prunas ha ribadito l’impegno dell’Italia a sostenere il percorso di crescita della Tunisia rafforzando un partenariato strategico a vantaggio di entrambi i Paesi.
Il Paese nordafricano si sta affermando come polo strategico per le aziende italiane, che nel biennio 2024-2025 hanno incrementato la propria presenza o annunciato significativi piani di espansione in settori chiave come l’automotive, il tessile, l’energia e la tecnologia. I dati relativi al primo semestre del 2025, recentemente pubblicati dall’Agenzia per la Promozione degli Investimenti Esteri (FIPA), indicano che gli investimenti diretti esteri (IDE) hanno raggiunto 1,65 miliardi di dinari tunisini (circa 492,7 milioni di euro), con un incremento del 20,8% rispetto allo stesso periodo del 2024, del 35,8% rispetto al 2023 e del 63,6% rispetto al 2022. Questa ripresa è trainata principalmente dai settori manifatturiero ed energetico, che insieme rappresentano la quasi totalità degli investimenti esteri. Più specificamente, l’industria manifatturiera ha attratto circa il 62,9% degli IDE totali, seguita dal settore energetico con il 24,3%. Servizi e agricoltura hanno contribuito in misura minore.
In questo contesto di crescita, l’Italia ha confermato la sua posizione di partner economico chiave per la Tunisia. Con investimenti pari a 159,4 milioni di dinari tunisini (47 milioni di euro), pari al 10% del totale, l’Italia è il secondo Paese investitore da gennaio a fine giugno 2025, seconda solo alla Francia con investimenti pari a 421 milioni di dinari tunisini (circa 124 milioni di euro), pari a oltre il 33% degli IDE totali, escluso il settore energetico. Gli investimenti totali dichiarati, inclusi i progetti esteri e nazionali, hanno raggiunto circa 3,3 miliardi di dinari (un miliardo di euro) nei primi sei mesi del 2025. Questa cifra, che include nuovi progetti ed espansioni aziendali, riflette un clima generale di fiducia e un nuovo slancio per l’economia tunisina.
Secondo l’ultimo rapporto di Qhala e Qubit Hub, la Tunisia si è classificata al secondo posto, a pari merito con l’Egitto e subito dopo il Sudafrica, nell’Indice di Prontezza dei Talenti in ambito AI per l’Africa 2025. Questa classifica riflette la rapida trasformazione digitale della Tunisia, la forte integrazione delle ICT nell’istruzione e le strategie sostenute dal governo tunisino, che stanno plasmando un ecosistema di talenti in ambito AI di livello mondiale. Alla luce di ciò, decine di aziende, consorzi industriali, autorità e istituzioni economiche provenienti da Italia e Tunisia si riuniranno a Tunisi dal 25 al 27 settembre per Investment Africa 2025, un evento strategico dedicato alle aziende italiane che desiderano espandere la propria presenza nei mercati tunisini e africani. L’iniziativa, organizzata dal centro d’affari italo-tunisino Delta Center, in collaborazione con Confimprese Italia, Confimprese Tunisia, Conect e la Camera di Commercio e Industria Tunisino-Italiana (Ctici), prevede visite sul campo ad aziende ed enti di interesse per gli investitori, nonché un panel economico presso il Carthage Thalasso Resort di Tunisi.