AGI – Tensione anche in Polonia a seguito della nuova ondata di attacchi con droni lanciata dalla Russia su Kiev. I siti specializzati danno conto infatti della chiusura dello spazio aereo nella parte orientale del Paese e anche gli aeroporti di Rzeszo’w e Lublino. Così dopo la Danimarca, è la Polonia a dover attivare i sistemi di difesa.
I relativi NOTAM sarebbero dovuti al traffico aereo militare non previsto, che sarebbe a sua volta dovuto alla vigilanza Nato scattata con il sorvolo di caccia e aerei-radar.
Le forze armate polacche hanno dichiarato di aver fatto decollare dei caccia nel proprio spazio aereo e di aver messo in stato di massima allerta i sistemi di difesa aerea terrestri in risposta agli attacchi russi in Ucraina. Si tratta di misure preventive volte a garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco e a proteggere i cittadini, in particolare nelle zone adiacenti all’Ucraina, hanno affermato le forze armate.
Diversi paesi europei hanno accusato la Russia di aver violato il loro spazio aereo nelle ultime settimane, in quello che la NATO ha considerato un test della sua determinazione.