mercoledì, Ottobre 1, 2025
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Pupo torna a esibirsi a Mosca e vuole la cittadinanza

AGI – Pupo torna a esibirsi a Mosca in quello che gli organizzatori presentano come “il suo unico concerto da solista in Russia”.

“La leggenda italiana”, si legge sui siti che vendono i biglietti del concerto, “festeggia i 50 anni di carriera e il suo 70esimo compleanno”.

Per l’occasione, l’artista italiano – all’anagrafe Enzo Ghinazzi – ha rilasciato un’intervista al quotidiano russo Izvestia, in cui ha anticipato che sul palco della Live Arena il 4 ottobre canterà anche la famosa canzone patriottica russa ‘Kalinka’ e ha avvertito che sarebbe disposto a chiedere la cittadinanza russa nel caso si arrivasse a varare una legge che vieti agli italiani di viaggiare nel Paese.

Pupo arrivò per la prima volta in Urss nel 1979 e sei anni dopo aveva tenuto oltre 40 concerti a Leningrado, Tallinn e Mosca, “attirando la cifra record di 600.000 spettatori“, ricordano gli organizzatori del concerto di sabato a Mosca. Da allora, si è sviluppato un profondo legame tra il pubblico russo e l’artista che ha continuato a calcare i palcoscenici russi anche dopo l’inizio del conflitto in Ucraina, nonostante gli avvertimenti, le sanzioni e gli appelli al boicottaggio della cultura russa. L’anno scorso, un suo concerto al Cremlino gli è poi costato la cancellazione di esibizioni in Lituania e in Belgio.
“Non accetterò mai che altri scelgano per me”, dichiara Pupo nell’intervista, “in questo senso, per difendere ciò in cui credo, e quindi per difendere la pace, sono pronto a correre qualsiasi rischio”.

“Il governo italiano non è d’accordo con la mia scelta”, ammette il cantante, secondo il quale però “ci sono milioni di italiani” che la pensano come lui. “Credono che nessuna forma d’arte, cultura o persino sport debba essere soggetta a sanzioni o divieti”.

“Finché non verrà approvata una legge che vieti ai cittadini italiani di recarsi in Russia, perseguirò il mio ideale”, assicura Pupo, avvertendo poi che anche se tale legge venisse mai approvata, si riserverebbe il diritto di non rispettarla. “Male che va, chiederò la cittadinanza russa”, dice l’artista. “Il popolo italiano”, conclude nell’intervista, “dovrebbe essere grato ai russi” per l’aiuto ricevuto durante la pandemia di Covid. “Come ho già detto, il problema non sono gli italiani. Loro stimano e amano i russi, proprio come i russi amano gli italiani. Il vero problema è il governo. È questo l’ostacolo più grande”.

 

 

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