AGI – Si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna dei ‘Premi Eni Award 2025‘, istituiti con l’obiettivo di sviluppare un migliore utilizzo delle fonti energetiche, promuovere la scienza e la tecnologia applicate all’ambiente e valorizzare le nuove generazioni di ricercatori. Nel Salone delle Feste, la cerimonia è stata aperta dagli interventi di Giuseppe Zafarana e Claudio Descalzi, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Eni. Il Presidente Mattarella, dopo aver ricevuto una medaglia coniata in occasione dell’edizione 2025 dell’Eni Award, ha consegnato i premi: ‘Soluzioni Ambientali Avanzate‘ al Professor Philippe Ciais; ‘Transizione Energetica‘ al Professor Jeff Dahn; ‘Frontiere dell’Energia‘ al Professor Lydéric Bocquet; ‘Giovane Ricercatore dell’Anno‘ alla Dottoressa Maria Basso e alla Dottoressa Virginia Venezia; ‘Giovani Talenti dall’Africa‘ alla Dottoressa Shimaa Farage e al Dottor Asengo Gerardin Mabia.
Nella stessa circostanza il Presidente Mattarella ha altresì conferito i ‘Riconoscimenti all’Innovazione Eni‘ e la menzione speciale ‘Eni Joule for Entrepreneurship‘ a tre startup che si sono particolarmente distinte per l’innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti.
Il Messaggio di Zafarana: Investire nella Scienza e nelle Persone
“L’Eni Award non è solo un riconoscimento: è un messaggio, che ci dice che credere nel futuro è possibile, che investire nella scienza è necessario, e che le persone sono la nostra risorsa più preziosa. Eni, con questo riconoscimento ormai giunto alla sua diciassettesima edizione, è profondamente convinta di voler investire sulle persone, sul progresso e riconosce alla scienza un ruolo centrale nello sviluppo di soluzioni innovative“. Lo ha detto il Presidente di Eni Giuseppe Zafarana nel corso della cerimonia di assegnazione dei premi.
L’Appello di Descalzi: Ricerca, Innovazione e Sostegno alle Startup
“La ricerca scientifica nasce da una visione, un’ipotesi, una formulazione, un esperimento: la vera sfida è portare questi progressi dalla teoria all’applicazione pratica e su larga scala. Questo premio vuole essere anche un invito a liberare il potenziale della conoscenza e trasformarlo in energia cinetica, generando soluzioni in grado di incidere concretamente sulla vita delle persone”. È quanto ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi. “La ricerca non può rimanere confinata a livello accademico, misurando il proprio valore unicamente attraverso articoli e riconoscimenti. Deve essere aiutata ad uscire dai laboratori, contaminarsi con il mondo produttivo, per creare sviluppo, innovazione e nuove realtà imprenditoriali che puntino su tecnologie impattanti“, ha aggiunto. Per questo, ha argomentato l’AD di Eni, serve un impegno condiviso che coinvolga ricercatori, aziende chiamate a mettere a disposizione competenze, risorse e capitali e soprattutto condivisione del rischio. Oltre a ciò servono istituzioni che creino norme che favoriscano questo connubio. “Una particolare attenzione deve essere dedicata alla crescita delle startup ad alto contenuto tecnologico – ha proseguito Descalzi – che necessitano di un ambiente che accolga e valorizzi la loro energia, senza imbrigliarla in una moltitudine di regole e norme, ancora prima che queste imprese abbiano raggiunto la maturità’. C’è una ragione evidente se la quota di startup europee tra i cosiddetti unicorni a livello globale, le società valutate almeno 1 miliardo di dollari, è scesa all’8%, mentre gli Stati Uniti contano per oltre il 60%” . “Per cambiare rotta è necessario creare un ecosistema virtuoso – ha evidenziato – dove le istituzioni competenti e le aziende già consolidate lavorino insieme per portare alla maturità le realtà più promettenti“.