martedì, Ottobre 14, 2025
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Esplosione durante lo sgombero di un casolare a Verona, morti 3 carabinieri. Zaia: “Una ve…

AGI – Tre Carabinieri sono morti nell’esplosione di un immobile rurale nel comune di Castel d’Azzano in provincia di Verona. L’esplosione è avvenuta durante le operazioni di perquisizione dell’immobile interessato da una procedura di sgombero coattivo: la struttura è crollata travolgendo gli operatori.

 A innescare l’esplosione una donna che occupava l’immobile. L’intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. I feriti sarebbero almeno una quindicina. L’immobile era un casolare agricolo fatiscente già occupato in passato da braccianti.

Due fermati 

Due persone sono state fermate: sono fratello e sorella. Entrambi hanno riportato ustioni e sono stati trasportati in ospedale per le cure mediche. Un terzo fratello è invece riuscito a fuggire subito dopo la deflagrazione ed è attualmente ricercato.

I precedenti 

Non è la prima volta che, per scongiurare uno sgombero, gli occupanti del casolare di Castel d’Azzano (Verona) saturano gli ambienti di gas.

Già nell’ottobre del 2024, esattamente un anno fa, gli occupanti avevano saturato di gas il casolare. In quell’occasione lo sgombero era stato rinviato, gli ambienti erano stati arieggiati e tutto si era risolto senza incidenti. All’origine del gesto sembra ci fossero problemi finanziari e ipotecari fra tre fratelli.

Piantedosi, “un bilancio terribile” 

“Era un’operazione congiunta di Polizia, al momento dell’accesso dell’appartamento i testimoni raccontano di aver sentito odore di gas e qualche istante dopo c’è stata l’esplosione.” Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parla a Unomattina su Rai 1 della tragedia di Castel d’Azzano, una tragedia che “segna la difficoltà, la complessità, la potenziale pericolosità di questo lavoro: dietro certe operazioni si celano delle insidie anche perché si ha a che fare con persone di difficile collocazione.

“È possibile – continua il titolare del Viminale – che qualcuno dall’interno abbia attivato una bombola di gas creando i presupposti per la deflagrazione: le due persone titolari dell’appartamento si sarebbero allontanate, una delle due – una donna – sarebbe ferita.

Tre carabinieri morti e diversi altri operatori di polizia feriti, “un bilancio terribile, molto doloroso, drammatico”, ha detto Piantedosi.

 

 

Il vicesindaco di Castel d’Azzano, non volevano abbandonare la casa

“Non volevano abbandonare la casa ma c’era un ordine del giudice di eseguire lo sgombero, quindi carabinieri e polizia di Stato vi hanno dato esecuzione”. L’ha detto a Rainews24 Antonello Panuccio, vicesindaco di Castel d’Azzano, nel Veronese, comune dove nella notte hanno perso la vita tre carabinieri nel crollo di un casolare fatiscente.

“In Comune si conosceva la situazione della famiglia ed eravamo pronti ad accoglierli in qualche sistemazione provvisoria in strutture qui nella zona – ha poi aggiunto – in realtà non erano soggetti fragili, non c’erano minori e nemmeno anziani”.

Confermando quanto si era appreso inizialmente, il vicesindaco ha spiegato che si tratta di agricoltori che coltivavano i campi, che purtroppo sembra siano stati coinvolti in fatti criminosi e hanno dovuto subire l’esecuzione forzata del recupero del credito sulla casa, che era uno dei pochi beni che avevano.

Zaia, una tragedia

“Siamo davanti a una autentica tragedia”, e si sta concretizzando “con bollettino di guerra”, con tre carabinieri “che perdono la vita in questa maniera, per una esplosione causata da tre fratelli, due dei quali rimangono feriti mentre il terzo è in fuga, non so ancora se lo hanno ritrovato, e 13 feriti”. A dirlo, intervistato da Rtl 102.5, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“L’operazione era organizzata per lo sgombero di questo casolare anche con le forze speciali dei carabinieri, la polizia e i vigili del fuoco – ricorda Zaia – abbiamo capito sinora che l’edificio doveva essere stato saturo di gas e all’apertura della porta c’è stata l’esplosione e il totale crollo del casolare e la morte dei tre carabinieri e il ferimento di altre 13 persone”.

“Ho parlato già stanotte” con i sanitari per conoscere la situazione dei feriti nell’esplosione di Castel d’Azzano, nel Veronese, durante le operazioni di sgombero di un casolare abbandonato e occupato abusivamente, ma le notizie “sono frammentarie”, e “comunque c’erano dei feriti anche sotto le macerie quindi c’è stato anche un recupero sotto le macerie”. 

Fontana, profonda vicinanza all’Arma e alle Forze dell’Ordine

“Sono sgomento per la notizia della tragica esplosione in un casolare a Castel d’Azzano, esprimo profonda vicinanza ai familiari dei tre carabinieri che hanno perso la vita, a cui rivolgo le mie più sentite condoglianze. Un pensiero va all’Arma, agli appartenenti alle forze dell’ordine e ai Vigili del fuoco rimasti feriti nell’intervento, alle squadre di soccorso e al personale sanitario sul posto, impegnati nell’emergenza. È profonda la gratitudine che dobbiamo a chi, affrontando enormi rischi, tutela i cittadini e la legalità. Mi stringo nel dolore alla comunità di Castel d’Azzano, ferita da questa tragedia”. Lo afferma il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Crosetto, sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime

“Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano (VR), travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero. Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese”. Lo scrive in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto. 

“In questo momento di profonda tristezza, a nome mio personale, come Ministro della Difesa, come padre e come cittadino, e a nome di ogni donna e uomo della Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutta l’Arma dei Carabinieri. Ho manifestato la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo, assicurando la piena e concreta vicinanza della Difesa in questo momento così doloroso. La grande famiglia della Difesa si stringe con affetto e rispetto intorno ai familiari dei militari caduti. Esprimo inoltre la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco rimasti feriti nell’esplosione. A loro va il nostro pensiero, la nostra gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione. Il loro coraggio, la loro dedizione e il loro spirito di servizio rappresentano un esempio straordinario di amore per il Paese e per i valori che lo tengono unito” conclude.

Salvini, una preghiera per i militari uccisi

“Morti mentre facevano il loro dovere, sgomberando un casale in provincia di Verona che è esploso. Una preghiera per i tre militari rimasti uccisi nell’esplosione, un forte abbraccio alle loro famiglie e all’Arma dei Carabinieri”. Lo scrive su X il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini.

 

 

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