AGI – Il Servizio federale di sicurezza russo (Fsb) ha aperto un procedimento penale contro l’ex oligarca ed ex magnate del petrolio, nonchè prigioniero politico, ora in esilio, Mikhail Khodorkovsky, accusandolo di aver creato un’“organizzazione terroristica” e di aver complottato per prendere il potere con la violenza in Russia.
L’Fsb, riportano i media locali, ha annunciato che sta indagando anche su altre 22 persone nell’ambito dello stesso caso; tra di esse figura il dissidente Vladimir Kara-Murza (oggi arrestato in contumacia), l’ex campione del mondo di scacchi Garry Kasparov, l’ex primo ministro Mikhail Kasyanov, gli economisti Serghei Aleksashenko e Serghei Guriev, lo scrittore Viktor Shenderovich, e i politici Sergei Aleksashenko e Dmitry Gudkov.
Altri imputati e lo status di “agenti stranieri”
L’elenco include anche gli imprenditori Boris Zimin ed Yevgeny Chichevarkin, il giornalista Yevgeny Kiselev, la politologa Yekaterina Shulman e la giurista Elena Lukyanova. In precedenza, tutti gli imputati erano stati dichiarati “agenti stranieri” dalle autorità russe.
Le accuse dell’FSB e gli obiettivi del Comitato contro la Guerra
Secondo l’FSB, Khodorkovsky e gli altri fondatori della CAR “finanziano gruppi militarizzati ucraini dichiarati terroristi in Russia e reclutano persone per questi gruppi, utilizzandole poi nei piani per prendere il potere in Russia con la forza“. La CAR è nata il 27 febbraio 2022, tre giorni dopo l’avvio della campagna militare russa in Ucraina, con l’obiettivo dichiarato di combattere la “dittatura aggressiva” del presidente russo Vladimir Putin.
La mossa dei Servizi segreti russi arriva meno di due settimane dopo che l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha annunciato la creazione di una “piattaforma di dialogo” con le forze democratiche russe in esilio, tra cui appunto membri del Comitato.
Accuse di finanziamento e golpe
In una nota, l’Fsb afferma che Khodorkovsky ha presentato questa iniziativa come una “leadership alternativa” a quella attuale in Russia; l’ex numero uno della compagnia petrolifera Yukos è anche accusato di finanziare unità nazionaliste e paramilitari ucraine per usarle in un tentativo di golpe in Russia.
La missione del Comitato contro la guerra
Il sito web del ‘Comitato contro la guerra‘ afferma che l’organizzazione “sostiene i russi contrari alla guerra e crea uno spazio di solidarietà, azione e assistenza reciproca per le persone che si oppongono alla guerra scatenata dal Cremlino“.
Arresto in contumacia per Kara-Murza
Il tribunale Basmanny di Mosca ha arrestato in contumacia Vladimir Kara-Murza (designato agente straniero in Russia e inserito nella lista dei terroristi ed estremisti) con l’accusa di aver fabbricato informazioni sulle Forze Armate russe e di aver partecipato a un’organizzazione estremista. La notizia è stata comunicata alla TASS dal tribunale.
Kara-Murza, giornalista, attivista e politico, è stato accusato ai sensi del paragrafo “d” della Parte 2 dell’Articolo 207.3 (diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false sull’impiego delle Forze armate russe), Parte 2 dell’Articolo 282.2 (partecipazione alle attività di un’organizzazione religiosa in merito alla quale un tribunale ha emesso una decisione definitiva di liquidazione in relazione all’attuazione di attività estremiste) del Codice penale della Federazione Russa. In precedenza, l’inchiesta aveva presentato una mozione per selezionare una misura preventiva in contumacia, sotto forma di detenzione per le accuse mosse nel caso.
Scambio di prigionieri e lista dei ricercati
Kara-Murza è stato liberato il 1º agosto 2024 come uno dei sedici prigionieri detenuti in Russia ad essere graziati nell’ambito dello scambio di prigionieri con gli Stati Uniti, trasferiti pochi giorni prima a Lefortovo (Mosca). Kara-Murza fu portato su un volo militare direttamente da Omsk.
La condanna precedente e l’alto tradimento
Nell’aprile 2023, il Tribunale della città di Mosca lo aveva condannato a 25 anni di carcere e a una multa di 400.000 rubli, dichiarandolo colpevole ai sensi del comma “d” della Parte 2 dell’Articolo 207.3, della Parte 1 dell’Articolo 284.1 (svolgimento delle attività di un’organizzazione non governativa straniera o internazionale designata come indesiderata nella Federazione Russa) e dell’Articolo 275 (alto tradimento) del Codice penale russo. La Prima Corte d’Appello ha poi confermato la condanna come legittima e giustificata. L’imputato si era dichiarato non colpevole di tutte le accuse.