AGI – “La commedia è la forza del cinema italiano. I film più importanti, a mio avviso, del cinema italiano sono state le commedie: Scola, Monicelli, Risi e via dicendo. Il nostro regista poi continua in questo percorso. La commedia è la vita quotidiana”. Lo dice Diego Abatantuono alla presentazione alla stampa di ‘La vita va così’ di Riccardo Milani che apre la XX edizione della Festa del cinema di Roma.
“Qui c’è dentro anche un po’ di mio realismo con questo nostro nuovo De Niro in miniatura, De Niro del Sulcis – aggiunge rivolgendosi a Giuseppe Ignazio Loi, pastore sardo debuttante nel film – quindi quando tu hai a che fare con il reale, inevitabilmente ti trovi a scontrarti con un po’ di commedia”. Il personaggio che interpreta Abatantuono, quello dell’amministratore delegato di una multinazionale che vuole cementificare un’area paradisiaca nel sud della Sardegna, non è comico.
“La prerogativa che mi ha proposto (il regista) è un personaggio che non fa ridere mai – spiega l’attore – questa è una cosa importante, perché leggendolo ho detto che questa è la parte più riflessiva. Gli altri agiscono d’impeto, hanno le loro idee, le portano avanti. Uno cerca di smantellare, l’altro cerca di reggere. Il personaggio che faccio io – prosegue – è un personaggio che cerca di tenere duro, che non si capacita. E nella commedia c’è anche quel personaggio lì. Lui è convinto di essere nel giusto, forse anche dal punto di vista di molti spettatori che prenderanno le parti di uno che crede di dare del lavoro, di fare una cosa bella”.
“Però si scontra con questo personaggio unico, resistente, non resiliente, che tiene duro perché ha un’anima, una sua dignità, una sua forza – spiega Abatantuono – e convince tutti, alla fine convince anche me in qualche modo. Mi rendo conto delle sue ragioni, mi rendo conto anche che nel frattempo mia figlia si è persa, è diventata una persona che non mi piace più. E l’ho creata io così”.
“Io credo che il personaggio non sia brillante, ma la commedia comunque è sempre determinante nel cinema italiano”, conclude Abatantuono ricordando che Milani “fa la commedia e ha preso due bravi a fare la commedia come loro due (dice indicando Virginia Raffaele e Aldo Baglio, ndr), che portano a casa le loro belle risatine”.
