AGI – Sarà presentato domani, venerdì 17 ottobre (ore 18.00), al Circolo della Stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 6) di Avellino, nell’ambito del programma di attività del Centro di Ricerca Guido Dorso, il volume di Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella “Governare le fragilità” (Mondadori).
Dopo i saluti istituzionali del Commissario prefettizio del Comune di Avellino Giuliana Perrotta, del Presidente della Provincia di Avellino Rizieri Buonopane e del Presidente della Fondazione Sistema Irpinia Gerardo Capozza, gli autori discuteranno dei contenuti del libro con i Deputati al Parlamento Maria Elena Boschi, Piero De Luca, Michele Gubitosa, Gianfranco Rotondi ed il Deputato al Parlamento Europeo Fulvio Martusciello.
I lavori saranno introdotti e coordinati da Luigi Fiorentino, Presidente del Centro Dorso, che con questa iniziativa si conferma luogo di ricerca, studio e confronto su temi centrali per lo sviluppo del Mezzogiorno e del Paese, promuovendo occasioni di dibattito tra istituzioni, mondo accademico e società.
Il libro
Nonostante i suoi rilevanti punti di forza l’Italia presenta fragilità che, oggi più che mai, rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, la competitività, i livelli di benessere. Guerre, squilibri geopolitici, frammentazione dell’economia globale, grandi transizioni – digitale e ambientale – in atto hanno infatti mutato profondamente lo scenario, amplificando gli effetti di alcune storiche debolezze del Paese.
Se alcuni divari rispetto ad altre aree del mondo esigono misure europee, rese ancor più urgenti dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, altri vanno governati a livello nazionale con nuove politiche. Alcune sono state messe a punto, in particolare con il Pnrr, altre vanno definite. Tutte richiedono, però, un tempo di attuazione spesso più lungo di quello ‘della politica e dei governi’. In questa prospettiva, Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella mettono in luce quanto sia decisivo poter contare su un sistema di governo rafforzato e su una macchina amministrativa più efficiente, all’altezza delle sfide da affrontare e in grado di dare continuità alle riforme necessarie.
Una riflessione che gli autori sviluppano per i principali settori da cui dipendono sicurezza e competitività: politica estera, per consolidare la grande vocazione italiana all’export, attrarre investimenti, importare materie prime strategiche; politiche energetiche, per ridurre la dipendenza dall’estero, oltre che i prezzi, tra i più alti in Europa; misure per l’approvvigionamento idrico, indifferibili a fronte di sprechi di acqua non più tollerabili; difesa e sicurezza nazionale, per fronteggiare le crescenti minacce; politiche per il sistema industriale, comprese quelle volte a regolare il rapporto tra Stato e mercato, a coinvolgere i privati nella realizzazione delle infrastrutture critiche, a proteggere gli asset strategici del Paese; politiche economiche, dirette fra l’altro a rafforzare il contrasto all’evasione e a razionalizzare la spesa pubblica, anche nel sistema sanitario, afflitto da perduranti inefficienze oltre che diseguaglianze profonde; politiche educative, ancor più essenziali in una fase in cui i lavori cambiano repentinamente.
Non meno rilevanti alcuni fattori trasversali: produzione e attuazione delle leggi, funzionamento e digitalizzazione dell’amministrazione, giustizia. Per ciascun settore il libro esamina le fragilità italiane, i motivo per cui appare necessario governarle, le politiche e gli adattamenti istituzionali da valutare.
Gli autori
Roberto Garofoli, presidente di Sezione del Consiglio di Stato, è stato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel governo Draghi, segretario generale a Palazzo Chigi e capo di gabinetto nei ministeri dell’Economia e della Funzione pubblica. Ha presieduto le Commissioni governative in tema di misure di contrasto alla criminalità e alla corruzione.
Bernardo Giorgio Mattarella, professore ordinario di diritto amministrativo presso la Luiss Guido Carli, ove è direttore del corso di laurea in Giurisprudenza. È stato assistente di studio presso la Corte costituzionale, capo dell’Ufficio legislativo del ministro dell’istruzione e del ministro della Funzione pubblica, presidente e componente di varie Commissioni ministeriali.