lunedì, Ottobre 20, 2025
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I furti dell’Arte, le opere mai più ritrovate

AGI – Quello di oggi in soli 7 minuti, è stato solo l’ultimo dei sensazionali ‘colpi’ in cui sono state trafugate preziose opere d’arte, dal valore inestimabile. Ma secondo gli esperti, non il più eclatante: è ancora rimasto irrisolto quello avvenuto nel 1990 all’Isabella Stewart Gardner Museum quando vennero sottratte ben 13 opere d’arte. Tra queste, il “Concerto” di Johannes Vermeer, dipinto intorno al 1664, rubato insieme alla “Tempesta sul mare di Galilea” e che ancora oggi è considerato l’opera d’arte rubata più preziosa della storia.

Da allora non è mai venuto meno l’impegno a recuperare tali preziosi quadri: il museo, l’FBI e l’ufficio del procuratore generale degli Stati Uniti sono ancora alla ricerca di indizi attendibili e in particolare la direzione del museo offre una ricompensa di 10 milioni di dollari per informazioni che possano portare direttamente al ritrovamento delle opere rubate. Il loro valore è valutato attorno ai 500 milioni di euro. La dinamica del furto è degna di essere il plot di un film: due ladri hanno ingannato una guardia di sicurezza fingendo di essere poliziotti e sono entrati nel museo. Una volta entrati nella struttura, hanno tagliato dai loro telai tele di Vermeer, Rembrandt, Manet e Degas, seguendo un criterio assolutamente causale il che ha fatto pensare che fossero criminali dilettanti. Secondo una teoria non confermata, il furto sarebbe stato ‘ordinato’ da uno dei gangster della città per adornare la sua proprietà: ma in molti giurano che si tratti solo di una ricostruzione fantasiosa. Fatto sta che nessuna delle opere è mai stata ritrovata. Ma sono tanti i capolavori rubati che non sono ancora stati rinvenuti. Questi i casi rimasti ancora insoluti.

I Papaveri di Van Gogh: un furto misterioso

Il dipinto raffigura papaveri gialli e rossi, e venne dipinto dal pittore nel 1887 tre anni prima del suicidio. Esposto al museo Mohamed Mahmoud Khalil di Giza, in Egitto, la natura morta venne rubata una prima volta nel 1978, e poi ritrovata circa un decennio più tardi in Kuwait. Ma venne rubato di nuovo nel 2010, in un giorno in cui inspiegabilmente non funzionò nessuno degli allarmi del museo. Il quadro vale circa 50 milioni di euro, e non è stato ancora ritrovato.

La Natività di Caravaggio e il sospetto della mafia

Il dipinto, valutato attorno a 20 milioni di dollari, venne rubato nel 1969 dall’altare dell’Oratorio de San Lorenzo di Palermo. Si sospetta che sia stato un furto commissionato dalla mafia, ma non vi sono prove certe. Ci sono moltissime leggende attorno alla sua sorte: c’è chi dice che addirittura Riina la conservasse come scendiletto, chi afferma che invece giaccia nascosta insieme ad altri beni della mafia, sotterrata in qualche landa sperduta, o anche chi sostiene che venne nascosta in una stalla e quindi rosicchiata dai topi o che sia stata trafugata in Svizzera per essere venduta a collezionisti spregiudicati.

Il colpo di Rio: Picasso, Dalí, Monet e Matisse

Nel 2006 un gruppo di sei uomini entrò nel museo Chacara do Ceu di Rio de Janeiro trafugando quattro preziosissime tele di Picasso (“La Danza”), Dalí (“I due balconi”), Monet (“Marine”) e Matisse (“Il giardino di Lussemburgo”). Dopo il furto, compiuto tenendo in mano delle granate, svaligiarono anche i visitatori presenti e poi, approfittando della folla festante del carnevale, al ritmo di samba uscirono dal museo riuscendo tranquillamente a dileguarsi.

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