AGI – I recenti e ripetuti annunci di nuove armi nucleari testate con successo da Mosca hanno trovato una risposta inattesa dalla Casa Bianca, con il presidente Donald Trump che ha ordinato la ripresa dei test sulle armi nucleari, dopo una pausa di oltre 30 anni.
Trump ha fatto il suo annuncio sul social Truth mentre si recava al vertice col presidente cinese, Xi Jinping, in Corea del Sud. Le sue parole hanno generato confusione non solo perché una mossa del genere contraddice le sue aspirazioni a essere un presidente “di pace”, ma anche perché non spiegano in concreto cosa comporteranno i test. In particolare, non è chiaro se intenda testare sistemi d’arma o condurre effettivamente esplosioni di prova, cosa che gli Stati Uniti non fanno dal 1992, quando il presidente George H.W. Bush attuò una moratoria su questo tipo di esercitazioni, con la fine della Guerra Fredda.
Su Truth, Trump ha riferito di aver ordinato al Pentagono di testare armi nucleari “su base di parità” con Russia e Cina, ha scritto che il processo sarebbe iniziato immediatamente e che la decisione è una risposta ai programmi nucleari di altri Paesi.
Il contesto internazionale: Putin e le nuove armi
Difficile non legare l’annuncio all’imminente faccia a faccia con Xi Jinping. E alle uscite di questi ultimi giorni dell’omologo russo, Vladimir Putin, che ha sbandierato il successo dei test di due nuove armi a propulsione e capacità nucleari: il missile Burevestnik “a gittata illimitata” e il sottomarino Poseidon.
Le reazioni di Cina, Russia e Onu
Sia Mosca sia Pechino hanno invitato gli Usa a desistere. La Cina ha esortato Washington a “rispettare con serietà” il divieto globale dei test nucleari. Il Cremlino ha messo in dubbio la conoscenza di Trump delle attività militari russe: le nostre recenti esercitazioni “non possono in alcun modo essere interpretate come un test nucleare”, ha dichiarato il portavoce Dmitri Peskov, avvertendo che Mosca “agirà di conseguenza” in caso di violazione della moratoria. Dal canto suo l’ONU ha ammonito che i test nucleari “non devono essere consentiti in nessuna circostanza”.
La moratoria e il trattato nucleare
Sia Russia sia Usa osservano una moratoria di fatto sui test con testate nucleari, ma conducono regolarmente esercitazioni militari che coinvolgono sistemi con capacità nucleare. Molte nazioni, tra cui Stati Uniti, Russia e Cina, hanno firmato il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari del 1996, che proibisce “qualsiasi esplosione di test di armi nucleari o qualsiasi altra esplosione nucleare sia per scopi militari che civili”. Tuttavia, il trattato non è mai entrato in vigore perché diversi Paesi chiave, tra cui gli Usa, non lo hanno ratificato. Finora, Putin si è astenuto dal testare un’arma nucleare o dall’effettuare una detonazione atomica. Gli Usa sono l’unico Paese ad aver utilizzato armi nucleari in combattimento.
Negoziati sulla riduzione degli armamenti
A complicare ulteriormente la comprensione delle intenzioni dell’amministrazione Usa, Trump ha anche ribadito allo stesso tempo che vorrebbe negoziati sulla riduzione delle forze armate nucleari. “È qualcosa di cui stiamo effettivamente parlando con la Russia, e la Cina si aggiungerebbe se facessimo qualcosa”.
L’inaspettato annuncio potrebbe essere utilizzato dall’amministrazione Trump come leva nei negoziati sul controllo degli armamenti nucleari con la Russia e la Cina.



