sabato, Novembre 1, 2025
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Troppe forbici in Italia: La Lega propone un tetto alle nuove abilitazioni per parrucchier…

AGI – Un limite al rilascio dell’abilitazione professionale per l’esercizio delle attività di acconciatore, parrucchiere e barbiere stabilendo un numero massimo “per comune dei soggetti che possono conseguire l’abilitazione professionale” e tenendo conto “della densità degli esercizi commerciali già attivi nei singoli territori comunali, della popolazione residente nei singoli territori comunali e del flusso turistico”. È l’obiettivo che si pone una proposta di legge della Lega (primo firmatario Domenico Zinzi) depositata alla Camera e che prevede per chi non rispetti la legge multe fino a 50mila euro.

L’obiettivo è far sì che il ministro delle imprese e del made in Italy, con proprio decreto, adotti “un Piano nazionale di riduzione del numero degli esercenti l’attività di acconciatore, barbiere e parrucchiere, da aggiornare ogni tre anni”. Un piano nazionale contenente “misure di incentivazione alla cessazione volontaria dell’attività professionale”, “progetti di riconversione e riqualificazione professionale”, “ipotesi di sospensione dell’avvio delle procedure per il conseguimento dell’abilitazione professionale nel territorio dei comuni in cui vi sia una elevata densità di esercizi commerciali già attivi”. Previste una commissione di vigilanza, “incaricata di monitorare l’andamento del mercato” del settore e disposizioni derogatorie al piano per le zone montane, rurali o con carenza di servizi, “in ragione della loro specificità”.

Sanzioni più severe e DDL Concorrenza

Nei confronti di chiunque svolga trattamenti o servizi di acconciatura in assenza di uno o più requisiti o in violazione delle modalità previsti dalla presente legge, la Lega propone anche l’inasprimento delle sanzioni. Al momento non sono inferiori a 250 e non superiori a 5.000 euro, la proposta è di portarle da un minimo di 5.000 euro a un massimo di 50mila euro. Riguardo a questo ultimo punto, in realtà, già il ddl sulla concorrenza, approvato qualche giorno fa al Senato, prevede una stretta con multe salate per parrucchieri ed estetisti che utilizzano prodotti cosmetici non certificati.

Nuove regole per l’estetica: il DDL Ancorotti

A Palazzo Madama prima dell’estate è stata depositata anche un disegno di legge del senatore Renato Ancorotti (Fdi) che ridisegna il comparto dell’estetica includendo un ventaglio di nuove prestazioni professionali (figure come quelle di onicotecnico, truccatore, lash maker), un esame di abilitazione obbligatorio (il percorso prevede la formazione di 900 ore distribuite in due o tre anni di corso regionale; in alternativa un anno di lavoro a tempo pieno presso un’impresa del settore) e un forte inasprimento delle sanzioni contro l’abusivismo.

Dati e distribuzione del settore acconciatura ed estetica

Nel 2025 si stima che in Italia ci siano circa 90.000 saloni di parrucchiere attivi, ogni salone serve in media circa 650 abitanti (circa 190 mila i giovani impiegati), ma il settore dei servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere, come anche quello dell’estetica, ha risentito in maniera forte dell’impatto della pandemia legata al Covid-19. Nel 2022, per esempio, secondo la Camera Italiana dell’Acconciatura, il settore parrucchieri in Italia annoverava un totale di 102.784 attività nel campo dei servizi per capelli. Sono oltre 1.200 i saloni che hanno chiuso i battenti. Secondo gli ultimi dati la distribuzione geografica del comparto è maggiore nelle regioni settentrionali della penisola (il 46,4% del totale). Per il 27,2% i saloni sono nel Nord-Ovest, per il 19,2% nel Nord-Est, per il 24% nel Sud Italia, per il 19,9% al Centro e per il restante 9,7% nelle isole. La Lombardia è la regione con la più alta densità di saloni con il 16,1% del totale (di cui il 5% in provincia di Milano). Poi c’è la Campania (9,7%), il Lazio (9%), il Veneto (8,3%), il Piemonte (8,1%), l’Emilia-Romagna (7,5%), la Sicilia (7,3%), la Puglia (6,7%), la Toscana (6,5%) e Calabria (3,3%).

Obiettivi della Pdl Lega e regolazione del mercato

L’obiettivo della Pdl della Lega è quello di tutelare la concorrenza leale, garantire l’equilibrio dell’offerta sul territorio e incentivare la qualità professionale e l’innovazione. Nella premessa della pdl che punta a introdurre un sistema di contingentamento progressivo del numero di abilitazioni professionali e a nuovi criteri di valutazione delle richieste, si sottolinea che “negli ultimi anni il settore dei servizi alla persona, in particolare quello degli acconciatori, dei barbieri e dei parrucchieri, ha conosciuto un’espansione non sempre accompagnata da un’adeguata regolazione del mercato”.

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