giovedì, Novembre 6, 2025
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Maradona, un nuovo processo per la morte del campione

AGI – Un nuovo processo sulla morte di Diego Maradona, avvenuta nel 2020, resosi necessario in Argentina dopo l’archiviazione del procedimento iniziale a maggio, inizierà il 17 marzo 2026, l’ha annunciato un tribunale di San Isidro, in una sentenza. Sette operatori sanitari saranno nuovamente processati per possibile negligenza fatale nell’assistenza prestata alla leggenda del calcio argentino, deceduto all’età di 60 anni per una crisi cardiorespiratoria ed edema polmonare durante la convalescenza dopo un intervento neurochirurgico.

Il primo processo a San Isidro (a nord di Buenos Aires) è stato dichiarato nullo alla fine di maggio, dopo due mesi e mezzo di udienze e oltre 40 testimoni, a seguito di uno scandalo che ha portato alla ricusazione di uno dei tre giudici. Aveva inconsapevolmente partecipato alla produzione di una serie di documentari sul processo, di cui era protagonista. Il giudice in questione, Julieta Makintach, si è successivamente dimesso e dovrebbe essere processato a breve.

Gli imputati rischiano fino a 25 anni

Gli imputati del “processo Maradona” – medici, uno psichiatra, uno psicologo e infermieri – che si sono presentati in tribunale da uomini liberi, sono processati per “omicidio colposo“, ovvero per negligenza commessa con la consapevolezza che avrebbe potuto portare alla morte. Rischiano pene detentive comprese tra gli 8 e i 25 anni.

Il tribunale di San Isidro ha specificato nella sua risoluzione di oggi che il 12 novembre si terrà un’udienza preliminare con le parti per presentare le loro argomentazioni e stabilire le procedure per il prossimo processo. Il processo cercherà ancora una volta di stabilire se il “Dio” del calcio argentino sia morto il 25 novembre 2020, quando un corpo logorato dagli eccessi e dalle dipendenze ha quasi inevitabilmente ceduto. O se, al contrario, la sua morte fosse evitabile e se ci fosse un intento doloso. Gli imputati negano ogni responsabilità, nascondendosi ognuno dietro il proprio ruolo specifico, estraneo alle precise cause della morte.

Il ribaltamento del primo processo e le reazioni

Il drammatico ribaltamento del primo processo, che aveva affascinato l’Argentina e non solo, aveva scioccato per la sua natura farsesca. Al momento di decidere se annullare o meno il procedimento, estratti del trailer della miniserie di prossima uscita furono mostrati all’incredula aula. Le figlie e l’ex compagna di Diego Maradona espressero indignazione per la debacle legale. “Maradona non è ancora in pace“, proclamavano i titoli della stampa. Mentre permaneva l’incertezza sulle possibilità di un nuovo processo a breve o addirittura a medio termine, la corte citò “la necessità di garantire la rapidità procedurale” per l’udienza del 17 marzo. Ha anche confermato che un’altra delle infermiere di Maradona, Gisela Madrid, che ha sostenuto fin dall’inizio di aver semplicemente eseguito le prescrizioni dei medici, sarà processata separatamente, come le era stato assicurato.

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