sabato, Novembre 8, 2025
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Addio a James Watson, il Nobel che svelò il DNA

AGI – Il premio Nobel statunitense James Watson, la cui morte è stata annunciata oggi, rivoluzionò la scienza scoprendo la struttura del DNA con il suo collega Francis Crick. Watson è morto a 97 anni, ha fatto sapere il Cold Spring Harbor Laboratory (CSHL), con cui aveva lavorato. La sua scoperta troneggia in tutte le aule di biologia del mondo e simboleggia da sola la vita.

Centinaia di palline di quattro colori diversi, che si intrecciano in una doppia elica: il DNA. Nato il 6 aprile 1928 a Chicago, James Watson ha studiato ornitologia e biologia. Di ritorno da un convegno a Napoli dove vengono presentati lavori sul DNA (acido desossiribonucleico), si dedica allo studio della struttura di questa molecola.

Lo stato della conoscenza sul DNA

All’epoca, gli scienziati sapevano che il DNA è il supporto del patrimonio genetico degli esseri viventi ed è composto da quattro tipi di molecole più piccole, chiamate nucleotidi, che costituiscono le quattro lettere dell’alfabeto genetico (A, C, T e G). Ma ne ignoravano completamente la forma.

La scoperta della doppia elica

Nell’aprile 1953, James Watson pubblicò con il britannico Francis Crick un articolo di una sola pagina nella famosa rivista scientifica ‘Nature’. I due scienziati descrissero per la prima volta la struttura a doppia elica del DNA. I nucleotidi si assemblano in coppie: A con T e C con G. Questa struttura permette di capire come si copia e si trasmette l’informazione genetica contenuta in ogni cellula.

Il Nobel per la Medicina

“Crediamo che il DNA sia un codice. In altre parole, pensiamo di aver trovato il meccanismo di copia di base che fa nascere la vita della vita”, scrisse Francis Crick a suo figlio. Crick, morto nel 2004, aveva 36 anni e Watson solo 25. Nel 1962, James Watson ricevette il premio Nobel per la medicina insieme a Francis Crick e al biofisico neozelandese Maurice Wilkins.

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