domenica, Novembre 9, 2025
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La Ragioneria blocca i 100 mln di Giuli per il Cinema. Pd: “Gestione improvvisata”

AGI “Tagli presentati come riforme, menzogne travestite da efficienza, e infine la paralisi dei fondi destinati al cinema e all’audiovisivo. Così si riassume l’azione del ministro Giuli, segnata da superficialità gestionale e da un evidente smarrimento politico“. La capogruppo democratica in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi, attacca il titolare del dicastero culturale per aver annunciato di spostare 101 milioni dalla dote per i contributi automatici alle imprese del settore al Fondo per il cinema e l’audiovisivo prima di avere l’ok della Ragioneria Generale dello Stato del  Mef che invece non darà il suo visto al decreto voluto da Giuli. 

Manzi chiede al ministro di “riferire in Parlamento sulla situazione caotica che ha determinato” e accusa: “Dietro la retorica del cambiamento, solo improvvisazionedisordine e una gestione personalistica e umorale.”

L’accusa: blocco decreto per “gestione improvvisata”

“Il blocco del decreto che avrebbe dovuto recuperare parte dei tagli inflitti dal ministro al settore cinematografico non è un incidente tecnico, ma il sintomo di una gestione improvvisata e per questo incapace di garantire chiarezzatempestività e visione”, continua la capogruppo democratica.

Settore culturale “ostaggio di errori”

“Il settore culturale si trova oggi ostaggio di errori che ne compromettono la credibilità e la continuità. Giuli ha tagliatopromessotaciuto. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: immobilismosfiducia, e un ministero ridotto a terreno di scontro. Il Paese merita una conduzione all’altezza della sua cultura, non l’ennesima dimostrazione di inefficienza e disattenzione“, conclude Manzi.

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