domenica, Novembre 9, 2025
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Torna Lavrov e accusa l’Europa: “Congelare beni russi è una rapina”

AGI – Dopo un lungo silenzio che aveva fatto sospettare che fosse caduto in disgrazia con Putin, torna sulle scene con la solita ‘potenza di fuoco’ il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. In un’intervista a Ria Novosti si scaglia contro la proposta europea di utilizzare i beni russi congelati per reperire i fondi a sostegno di Kiev. Secodno Lavrov questa costituisce “un inganno e una rapina”.

“Il cinismo con cui la Commissione Europea interpreta la Carta delle Nazioni Unite e altre norme giuridiche internazionali, comprese le disposizioni sull’immunità sovrana e l’inviolabilità degli asset delle banche centrali, ha smesso da tempo di sorprendere – ha detto Lavrov – tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina“.

“In Europa risvegliati gli istinti dei colonizzatori”

“A quanto pare, gli istinti di lunga data dei colonizzatori e dei pirati si sono risvegliati negli europei – ha ironizzato Lavrov – non importa come sia orchestrato il piano per estorcere denaro ai russi, non esiste un modo legale per farlo”. Poi ha aggiunto: “La confisca delle nostre riserve auree e valutarie non salverà i protetti di Kiev dell’Europa unita. E’ chiaro – ha detto ancora Lavrov – che il regime non sarà in grado di ripagare alcun debito e non ripagherà mai i suoi prestiti”.

“La Russia risponderà in modo adeguato”

“Considerando ciò, non tutti nell’Unione Europea sono disposti ad adottare ciecamente tali misure, che comportano anche gravi rischi per la reputazione dell’Eurozona come polo economico”, ha proseguito il capo della diplomazia di Mosca, “la Russia risponderà in modo appropriato a qualsiasi azione predatoria, nel rispetto del principio di reciprocità, degli interessi nazionali e della necessità di risarcire i danni causati. Bruxelles e altre capitali occidentali potrebbero ancora tornare in sé e abbandonare l’avventura pianificata”.

“Dagli Usa nessuna risposta su proroga New Start”

Il ministro degli Esteri russo ha poi spiegato che dagli Stati Uniti finora non è arrivata “nessuna risposta sostanziale” all’offerta russa di prorogare per un anno i termini dell’accordo New Start sulla non proliferazione nucleare, in scadenza a febbraio.

Lavrov pronto a incontrare Rubio “quando necessario” 

Il ministro russo si è detto pronto a incontrare “quando necessario” la propria controparte Usa, Marco Rubio. “Il segretario di Stato Marco Rubio e io comprendiamo la necessità di una comunicazione regolare. È essenziale per discutere la questione ucraina e portare avanti l’agenda bilaterale – ha detto Lavrov a Ria Novosti – per questo motivo comunichiamo telefonicamente e siamo anche disponibili a tenere incontri di persona quando necessario”. Poi ha aggiunto: “Ci sono molti elementi di disturbo nelle relazioni russo-americane, ereditati dalla precedente amministrazione statunitense. Ci vorrà molto tempo per chiarire la situazione”. “Con l’arrivo della nuova amministrazione – ha poi osservato – abbiamo percepito la volontà di riprendere il dialogo. È in corso, ma non così rapidamente come avremmo voluto”.

“Ci aspettiamo restituzione beni russi sequestrati da Obama”

“In primavera si sono tenuti due cicli di consultazioni e sono stati raggiunti diversi accordi per migliorare il funzionamento delle missioni diplomatiche – ha spiegato – da parte nostra, riteniamo importante andare oltre le missioni diplomatiche nell’ambito di questo dialogo. Dobbiamo affrontare questioni come l’istituzione di un servizio aereo diretto e la restituzione dei beni diplomatici russi illegalmente sequestrati da Barack Obama nel dicembre 2016, tre settimane prima dell’insediamento di Donald TrumpMichael Flynn, allora candidato a consigliere per la sicurezza nazionale, chiamò il nostro ambasciatore e, a nome del futuro presidente degli Stati Uniti, gli chiese di non reagire duramente alle provocazioni dell’amministrazione democratica uscente: disse: ‘Quando ci insedieremo alla Casa Bianca, sistemeremo tutto’. Per ora, aspettiamo”.

Proposte russe e contatti in corso

“Le nostre proposte riguardanti sia gli immobili diplomatici che i viaggi aerei sono state trasmesse alla controparte americana”, ha concluso il ministro degli Esteri russo, “sono attualmente in corso contatti operativi per valutare la possibilità di proseguire il dialogo“.

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