AGI – La lotta degli Usa contro la droga è senza quartiere; in questi mesi a livelli mai visti con la Marina che affonda le barche dei presunti narcotrafficanti, ma come tutte le guerre ha anche il suo ‘lato oscuro’ fatto di guerra e armi segrete.
Per una decina d’anni, la Cia ha cercato di contrastare la coltivazione di oppio in Afghanistan usando anche sistemi tutt’altro che convenzionali. Il Washington Post rivela dibattiti e manovre per frenare se non distruggere le coltivazioni di oppio in Afghanistan. L’opzione di spruzzare diserbanti e pesticidi sui campi era stata scartata per l’alto rischio di danneggiare i raccolti e innescare una carestia per la popolazione.
Alla fine, fu usata una tattica diversa. La Central Intelligence Agency ha condotto un audace programma altamente classificato per manipolare segretamente il redditizio raccolto di papaveri dell’Afghanistan, ricoprendo i campi degli agricoltori afghani con semi appositamente modificati che hanno fatto germinare piante che non contenevano quasi nessuna delle sostanze chimiche che vengono raffinate per produrre eroina, come ha appreso il Washington Post.
Il programma segreto, che non è stato precedentemente divulgato, è un capitolo non reso noto della guerra statunitense in Afghanistan del 2001-2021 e della lunga e travagliata storia degli sforzi americani per combattere il narcotraffico a livello globale, dall’America Latina all’Asia. La sua esistenza è stata confermata da 14 persone a conoscenza di aspetti dell’operazione segreta, che hanno tutte parlato a condizione di anonimato per descrivere un progetto classificato.
La divulgazione del programma giunge mentre la guerra al narcotraffico torna a dominare l’agenda della sicurezza. Il presidente Donald Trump ha dichiarato guerra ai cartelli della droga nell’emisfero occidentale, ordinando più di una dozzina di attacchi letali contro presunte navi della droga nei Caraibi e nel Pacifico orientale, classificando i cartelli come gruppi terroristici e dispiegando una vasta forza navale e aerea nella regione. Ha inoltre autorizzato la CIA a intraprendere azioni aggressive e segrete contro i narcotrafficanti e i loro sostenitori.
In Afghanistan i lanci di semi di papavero modificati iniziarono nell’autunno del 2004. L’operazione fu sospesa almeno una volta e si concluse intorno al 2015. L’esito e’ piuttosto incerto. Secondo quanto riferisce il giornale, i contadini afghani si dedicavano a estirpare le piante improduttive, segnando la fine della speranza che i semi ‘sterili’ della Cia diventassero predominanti in natura.



