domenica, Novembre 16, 2025
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Mattarella, ci sono troppi ‘Dottor Stranamore’ che amano la Bomba

AGI – “Nuovi Dottor Stranamore si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba ‘amare la bomba‘. Il Trattato che mette al bando gli esperimenti nucleari (1997) non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato, nel 2023 la sua. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente.

Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, mentre taluno pretende siano legittime nei rapporti internazionali“. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al Bundestag di Berlino in occasione della celebrazione della Giornata del Lutto.

“Va ribadito con risolutezza: la sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino. La volontà di avere successo di una nazione non si traduce nel produrre ingiustizia. La guerra di aggressione è un crimine“, ha aggiunto il Capo dello Stato.

L’insegnamento di Norimberga 

“Va riaffermato senza cedimenti, l’insegnamento di Norimberga: ‘se riusciremo a imporre l’idea che la guerra di aggressione è la via più diretta per la cella di una prigione e non per la gloria, avremo fatto un passo per rendere la pace più sicura‘. Sono parole di Robert Jackson, procuratore di quel Tribunale”, prosegue il presidente della Repubblica. 

La guerra non sia uno strumento per risolvere le controversie 

“Quanti morti occorreranno ancora, prima che si cessi di guardare alla guerra come strumento per risolvere le controversie tra gli Stati, che ne faccia uso per l’arbitrio di voler dominare altri popoli? ‘Nie wieder‘. ‘Mai più‘. È l’espressione adottata nella comunità internazionale per condannare l’Olocausto ebraico. A ‘Nie wieder’ si contrappone ‘wieder’: ‘di nuovo’. A questo assistiamo. Di nuovo guerra. Di nuovo razzismo. Di nuovo grandi disuguaglianze. Di nuovo violenza. Di nuovo aggressione“, ha detto Mattarella in un altro passaggio del suo intervento. 

Commemorare le vittime dei confitti 

“Oggi, è per me motivo di grande onore essere qui e prendere parte alla Giornata del Lutto nazionale tedesco, per commemorare, insieme, le vittime dei conflitti proprio nell’anno in cui celebriamo gli ottant’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale. I morti che qui ricordiamo, i morti nel mondo a causa della violenza dei conflitti riguardano ciascuno di noi se intendiamo essere considerati esseri umani“, ha aggiunto.

 

 

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