AGI – Crescita economica sostenibile, transizione energetica, migrazioni, intelligenza artificiale, salute globale, minerali essenziali, sicurezza alimentare e riforma dell’architettura finanziaria internazionale saranno i temi principali al centro del prossimo vertice del G20, in programma domani e domenica a Johannesburg, in Sudafrica. Questo vertice si preannuncia storico, in quanto sarà il primo del suo genere a essere ospitato da un Paese africano. Sarà ricordato anche per la vistosa assenza degli Stati Uniti, che boicotteranno il vertice su richiesta del Presidente Donald Trump, in aperto conflitto con l’amministrazione del Presidente Cyril Ramaphosa per il presunto “genocidio bianco” perpetrato ai danni della minoranza afrikaner.
L’Italia è rappresentata a Johannesburg dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che si recherà poi in Angola per partecipare al vertice Unione Europea-Unione Africana, in programma il 24 e 25 novembre a Luanda. In questo contesto, il rischio che il vertice venga compromesso è elevato, soprattutto perché, secondo fonti citate da Bloomberg, la stessa amministrazione Trump ha formalmente messo in guardia il Sudafrica da qualsiasi pressione esercitata sugli altri Paesi membri per ottenere una dichiarazione finale congiunta. Questa posizione è stata accolta negativamente dalla presidenza di Pretoria, che, insieme ad altri Paesi, tra cui il Brasile, sta sostenendo la pubblicazione di un documento congiunto. Secondo fonti italiane, i negoziati per la stesura delle conclusioni sono ancora in corso e la presidenza sudafricana sembra determinata a raggiungere un consenso su un testo unico e completo. L’obiettivo è ambizioso: condurre negoziati congiunti su diversi temi, tra cui la transizione energetica, le migrazioni, la salute globale, la riduzione del rischio di catastrofi, la sicurezza alimentare e la riforma dell’architettura finanziaria internazionale. Questo vertice sarà il primo nella storia del G20 a tenersi in Africa: un’iniziativa che riflette le prospettive dei Paesi del Sud del mondo e sottolinea il ruolo crescente del continente nelle dinamiche globali.
L’Italia, uno dei Paesi che più ha sostenuto l’ingresso dell’Unione Africana nel G20 come membro permanente, arriva a Johannesburg con un programma chiaro: promuovere la neutralità tecnologica nella transizione energetica, migliorare la distribuzione dei minerali essenziali, sostenere la costruzione di una nuova architettura finanziaria più favorevole al continente africano, adottare un approccio strutturato alle migrazioni e riaffermare il ruolo centrale dell’uomo nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il motto della presidenza sudafricana – “Solidarietà, Uguaglianza, Sostenibilità” – riflette la volontà di imporre un approccio particolarmente inclusivo al G20, come dimostra la decisione di ampliare la partecipazione a circa quindici Paesi invitati – Danimarca, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Finlandia, Irlanda, Nigeria, Norvegia, Nuova Zelanda, Portogallo, Paesi Bassi, Singapore, Svizzera e Vietnam – oltre a numerose organizzazioni internazionali e regionali.
I leader discuteranno di tre temi principali: la crescita economica globale, il contributo del G20 alla transizione energetica e alla lotta al cambiamento climatico, e il futuro dell’economia globale, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, ai minerali critici e alla distribuzione della ricchezza. Il debito sovrano è tra le priorità della presidenza sudafricana. L’Italia, da tempo attiva in questo ambito, coglierà quindi l’occasione del vertice per ribadire l’iniziativa – lanciata lo scorso giugno da Giorgia Meloni e dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen – per uno scambio del debito durante il Giubileo. I negoziati bilaterali con i Paesi interessati sono già iniziati e i primi progetti concreti sono attesi all’inizio del 2021.
Oltre alla questione del debito, anche la sicurezza alimentare e la riduzione del rischio di catastrofi sono priorità assolute del vertice del G20, in particolare in un continente come l’Africa, particolarmente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico. Il vertice di Johannesburg offrirà anche l’opportunità di riflettere sui metodi di lavoro del forum: tutti gli Stati membri hanno ormai assunto la presidenza e da tempo sono in corso discussioni su come rendere più efficace questa piattaforma informale. La piattaforma non ha uno status ufficiale e i suoi documenti finali, spesso voluminosi, rendono difficile la comunicazione con il grande pubblico.
A margine del vertice di Johannesburg, saranno implementate importanti iniziative, da tempo sostenute dall’Italia. In preparazione del vertice UE-UA che si terrà successivamente a Luanda, la migrazione sarà al centro delle discussioni, sulla base del lavoro svolto dall’Italia negli ultimi anni e nell’ambito del Piano Mattei. Molto atteso anche l’evento economico dedicato alla mobilitazione delle imprese europee per esplorare le opportunità offerte dal continente africano, con un focus particolare sui progetti “Global Gateway” dell’UE, lanciati nel 2021 per sviluppare nuove infrastrutture nei Paesi in via di sviluppo. Tra questi, spicca il Corridoio di Lobito: un importante progetto infrastrutturale che collegherà le ricche regioni minerarie del Katanga nella Repubblica Democratica del Congo e del Copperbelt in Zambia al porto angolano di Lobito, rivoluzionando così il commercio e lo sviluppo economico dell’Africa Centrale. Questo progetto si inserisce nell’attuazione del programma “Global Gateway” in Africa, di cui il Piano Mattei è parte integrante. Infine, sul fronte geopolitico, l’Italia intende riaffermare la propria posizione sull’Ucraina, recentemente ribadita dall’Alto Consiglio della Difesa. È in fase di sviluppo il dodicesimo programma di aiuti militari a Kiev e continuano i lavori per dotare l’Ucraina dei sistemi energetici richiesti dal Presidente Volodymyr Zelensky.



