AGI – Con l’arrivo a Nouakchott della nuova ambasciatrice d’Italia, Paola Maria Cristina Russo, si apre una fase più strutturata e ambiziosa nelle relazioni tra Roma e la Mauritania. La Mauritania è considerata un Paese “amico e prioritario” nella politica africana del governo italiano. La diplomatica, in precedenza in Senegal, Germania, Marocco e Svizzera, guiderà una missione inaugurata poche settimane fa dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, accompagnato dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante una missione in Africa Occidentale che ha ribadito l’importanza strategica della Mauritania nel Piano Mattei per lo sviluppo del continente africano. “Sono onorata di rappresentare l’Italia in Mauritania: un Paese amico, chiave in una regione prioritaria per l’Italia. Sono pronta a rafforzare ulteriormente il nostro partenariato economico e le nostre relazioni bilaterali globali”, ha dichiarato la prima diplomatica italiana a Nouakchott.
L’apertura dell’ambasciata – la quarta nel Sahel negli ultimi dieci anni, dopo quelle di Niger, Burkina Faso e Mali – invia un forte segnale politico. Il Paese, guidato dal Presidente Mohamed Ould Ghazouani, è infatti considerato da Roma un pilastro di stabilità in una regione attraversata da profonde crisi. A differenza di Mali, Burkina Faso e Niger, alle prese con una combinazione di colpi di stato militari, insurrezioni jihadiste e ritiro delle missioni internazionali, la Mauritania si distingue per il suo equilibrio istituzionale, che ha resistito agli shock regionali. Tuttavia, i flussi di rifugiati dal Mali continuano ad aumentare, come mostrano i recenti dati dell’UNHCR: oltre 300.000 persone sono attualmente ospitate nel Paese, compresi i nuovi arrivi dalla regione di Timbuktu, sottoposta a un’intensa pressione jihadista. Nouakchott rimane quindi una roccaforte della sicurezza in un Sahel profondamente instabile.
In #Mauritania ho inaugurato la nuova Ambasciata d’Italia a #Nouakchott, alla presenza del Ministro dell’Economia e dello Sviluppo. Un altro passo concreto del Governo per rafforzare la collaborazione con quest’area strategica dell’Africa e rafforzarne lo sviluppo tramite la… pic.twitter.com/NTklSO63Cx
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 29, 2025
La posizione geografica unica della Mauritania la rende anche un crocevia delle rotte migratorie atlantiche: da qui i flussi migratori raggiungono le Isole Canarie e poi la Spagna, una questione su cui Roma sta collaborando sempre più strettamente con le autorità mauritane per rafforzare i controlli e sostenere lo sviluppo delle comunità locali. Diplomaticamente, il Paese è un attore chiave nella questione del Sahara Occidentale. Non è un caso che l’inviato delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, abbia nuovamente incluso la Mauritania nelle consultazioni regionali volte a risolvere una crisi congelata da decenni – un ruolo che Roma considera cruciale per l’equilibrio di potere tra Marocco, Fronte Polisario e Algeria.
La visita di Tajani a Nouakchott lo scorso ottobre ha dato impulso al dossier economico: il ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia a costruire un partenariato equo ed equilibrato, in linea con il Piano Mattei, e a sostenere la presenza delle aziende italiane in settori chiave come energia, infrastrutture, pesca e logistica. L’ambasciata fungerà ora da piattaforma permanente per sostenere questo nuovo slancio. Anche i dati commerciali confermano questa tendenza positiva: tra gennaio e luglio 2025, gli scambi commerciali hanno raggiunto i 113 milioni di euro, con un aumento del 18% su base annua. Le importazioni italiane – 98 milioni di euro – sono dominate da minerale di ferro, gas naturale e prodotti ittici. Le esportazioni italiane verso la Mauritania sono ammontate a 15 milioni di euro, principalmente in macchinari e attrezzature industriali. L’Italia rimane uno dei cinque principali clienti di Nouakchott, mentre la Mauritania rimane un fornitore significativo di materie prime per l’industria italiana.
Si prevede che questo slancio si intensificherà ulteriormente con l’avvio, a gennaio 2025, dell’estrazione di gas dal grande giacimento offshore GTA – Greater Tortue Ahmeyim – sviluppato da BP e Kosmos al confine tra Senegal e Mauritania. Il progetto, destinato a rendere il Paese uno dei principali esportatori regionali di GNL, apre nuove prospettive sia per la crescita mauritana che per la sicurezza energetica europea. Con la nomina dell’Ambasciatore Russo, le relazioni tra Italia e Mauritania entrano quindi in una fase più dinamica, trainate da un quadro politico stabile, da nuove opportunità economiche e da una convergenza strategica sempre più chiara su sicurezza, migrazione e sviluppo sostenibile. Quest’ultimo tema rimarrà centrale nell’agenda africana di Roma nei prossimi mesi.



