AGI – L’Ucraina si ritiri oppure “libereremo il Donbass con la forza“. Vladimir Putin alza i toni e definisce un “compito arduo” trovare una soluzione al conflitto tra Ucraina e Russia.
Libereremo il Donbass con la forza
Se gli ucraini non si ritireranno, il Donbass “sarà liberato con la forza“, avverte il presidente russo parlando con i giornalisti indiani in vista del suo arrivo a New Delhi per incontrare il premier Modi.
“I territori controllati da Kiev saranno liberati con la forza” se le truppe ucraine non li lasceranno. “Le truppe ucraine lasceranno questi territori e smetteranno di uccidere persone” ha detto il capo del Cremlino in un’intervista al canale India Today “o libereremo questi territori con la forza delle armi“.
“Nel contesto delle discussioni sull’Ucraina” ha detto il presidente russo, “è un compito arduo garantire che le parti raggiungano un consenso”.
Gli Stati Uniti devono essere coinvolti ma non interferire
Gli Stati Uniti devono “essere coinvolti non interferire” con il processo di pace in Ucraina”, sottolinea Putin commentando con i giornalisti indiani gli sforzi di Washington per trovare un accordo. “Penso che debbano essere coinvolti nel lavoro di risoluzione della situazione in Ucraina” ha detto il presidente russo in un’intervista al canale India Today “e non interferire“.
“Prematuro parlare di un’intesa con gli Stati Uniti”
Poi ‘raffredda’ il dossier sul piano per l’Ucraina che rimbalza tra Mosca e Washington. È “prematuro” fare ipotesi su un allineamento della Russia con le idee degli Stati Uniti sull’Ucraina, poiché potrebbe “compromettere gli accordi di lavoro che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta cercando di stabilire”, dice.
“Mi sembra prematuro dire ora cosa non ci conviene nello specifico e su cosa potremmo concordare, perché questo potrebbe semplicemente sconvolgere il regime di lavoro che il presidente Trump sta cercando di instaurare”, le parole del presidente russo intervistato dal canale India Today.
“Il G7 è composto da Paesi in declino”
G7 è composto da “Paesi in declino” il cui “peso sull’economia mondiale è in calo” e per questo non solo la Russia non vuole tornare a farvi parte, ma “non si capisce perché continuino a definirsi Grandi”. È un attacco a testa bassa quello mosso da Vladimir Putin al G7. In un’intervista al canale televisivo India Today, il presidente russo ha definito “un fatto evidente” che “la quota dei Paesi del G7 nell’economia globale stia diminuendo di anno in anno”. “La tendenza è quella che è” ha detto Putin “e continuerà. Non si capisce perché continuino a definirsi Grandi”. Tuttavia, ha aggiunto, “il G7 è ancora una piattaforma importante. Stanno lavorando a qualcosa, discutendo di qualcosa, prendendo decisioni. Auguro loro tutto il meglio”.
In Florida i negoziati tra Usa e Ucraina dopo lo stallo di Mosca
Intanto, l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, e il genero Jared Kushner, incontreranno in Florida il negoziatore ucraino Rustem Umerov.
Gli inviati di Trump sono tornati da poche ore da Mosca, dove il loro lungo incontro con il presidente russo Vladimir Putin sulla fine della guerra con l’Ucraina non ha prodotto alcun risultato.
Trump: “A Mosca incontro molto positivo”
Trump ha parlato di incontro “molto positivo” tra la delegazione americana e quella russa con Putin, ma si è mostrato meno ottimista su una soluzione positiva a breve termine.
“Il presidente Putin – ha detto – ha avuto un incontro molto positivo con Jared Kushner e Steve Witkoff. Cosa uscirà da quell’incontro? Non posso dirlo, perché per ballare il tango servono due“. “Con l’Ucraina – ha aggiunto – penso che abbiamo definito qualcosa abbastanza bene. Molto soddisfacente, considerando la situazione. Ma la parte triste è che, se ci fosse stato il nostro presidente, la guerra non sarebbe mai avvenuta. Non sarebbe successo niente”.



