lunedì, Dicembre 8, 2025
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Come i virus dell’influenza penetrano nelle cellule umane

AGI – I virus dell’influenza riescono a penetrare nelle cellule umane attraverso un processo dinamico che assomiglia a una “danza” tra il virus e la cellula, in cui la cellula partecipa attivamente all’assorbimento del virus sfruttando un suo meccanismo essenziale quotidiano, noto come endocitosi mediata da clatrina. Lo rivela uno studio condotto da ricercatori dell’ETH di Zurigo, riportato su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Gli scienziati hanno utilizzato una nuova tecnica di microscopia ad alta risoluzione, chiamata ViViD-AFM, per osservare dal vivo questo processo, scoprendo che le cellule non sono passive. Il virus dell’influenza si lega inizialmente alle molecole recettoriali presenti sulla superficie cellulare, un processo che gli scienziati hanno paragonato al “surf” sulla superficie cellulare. Il virus esplora la superficie finché non trova un punto di ingresso ideale, ovvero un’area in cui sono presenti numerose molecole recettoriali vicine tra loro, consentendo un legame e un assorbimento efficienti. L’interazione dinamica si verifica perché i virus hanno “dirottato” un meccanismo cellulare essenziale utilizzato quotidianamente per convogliare sostanze vitali, come ormoni, colesterolo o ferro, all’interno.

Il meccanismo di assorbimento virale

Una volta che un virus si è attaccato alla membrana cellulare, la cellula promuove attivamente il suo assorbimento. I recettori rilevano il legame, e la cellula forma una depressione, o tasca, nel punto di attacco. Questa tasca è modellata e stabilizzata da una speciale proteina strutturale nota come clatrina, che viene attivamente reclutata dalla cellula al punto in cui si trova il virus. La superficie cellulare cattura attivamente il virus anche rigonfiandosi nel punto in questione; questi movimenti ondulatori della membrana diventano più intensi se il virus tenta di allontanarsi. La tasca cresce, racchiude il virus e si stacca dalla membrana, formando una vescicola. Questa vescicola viene trasportata all’interno della cellula, dove il suo rivestimento si dissolve, rilasciando il virus che può iniziare l’infezione.

La tecnica ViViD-AFM e le sue applicazioni

La capacità di osservare questa dinamica è stata resa possibile dalla nuova tecnica virus-view dual confocal e AFM, ViViD-AFM, che combina la microscopia a forza atomica (AFM) con la microscopia a fluorescenza. Questa tecnica fornisce informazioni chiave per lo sviluppo di farmaci antivirali, poiché è adatta per testare l’efficacia di potenziali farmaci in tempo reale. Inoltre, può essere utilizzata per studiare il comportamento di altri virus o vaccini.

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