AGI – “Un viaggio nella complessità del Paese, con personaggi capaci di parlare al presente e di riaffermare i valori del Servizio pubblico”. Così la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati ha presentato all’Auditorium Parco della Musica la nuova offerta di fiction Rai, definendola “un racconto infinito” fatto di storie civili, biografie, saghe familiari, commedie e thriller capaci di rinnovarsi senza interrompere il dialogo con il pubblico.
Da gennaio a maggio 2026 Rai porterà in onda oltre cento prime serate e più di 435 ore di fiction su Rai1, Rai2 e Rai3, confermando l’impegno del Servizio Pubblico nella produzione seriale.
I grandi ritorni e le novità del palinsesto 2026
Accanto ai grandi ritorni come “Don Matteo 15“, “Mare Fuori 6“, “Imma Tataranni – Sostituto procuratore 5“, “Cuori 3”, “DOC – Nelle tue mani” e “Gloria 2”, arrivano nuovi titoli che affrontano il presente e la memoria collettiva: “Guerrieri – La regola dell’equilibrio”, “La Preside”, “L’invisibile – La cattura di Matteo Messina Denaro”, “Prima di noi”, “Estranei”, “Uno sbirro in Appennino”, “Morbo K – Chi salva una vita salva il mondo intero”, “Le libere donne”.
Eroi imperfetti e l’architrave femminile
“Al centro dell’offerta ci sono eroi imperfetti, donne e uomini che cercano un equilibrio tra vita privata e responsabilità pubblica. Il femminile resta un architrave strutturale della fiction Rai, attraversa i generi e ridefinisce relazioni e valori”, ha sottolineato Ammirati. Tra le storie più attese c’è “La Preside“, con Luisa Ranieri nei panni di una dirigente scolastica ispirata alla figura reale di Eugenia Canfora. “È una storia di speranza, che racconta cosa dovrebbe essere la scuola: un luogo di riscatto, di incontro, dove i ragazzi si sentono accolti e amati. È il tempo in cui donne e uomini devono avere il coraggio di non accodarsi e di fare la propria parte”, ha detto l’attrice.
Dalla cronaca al legal drama
In “Estranei“, ambientata a Correggio, Elena Radonicich interpreta una carabiniera chiamata a gestire la scomparsa di due giovani in una comunità segnata dalla convivenza tra italiani e sikh. “C’è un dovere morale nei confronti di questa comunità e la serie dialoga con i traumi senza spettacolarizzarli”, ha spiegato. Alessandro Gassmann è il protagonista di “Guerrieri – La regola dell’equilibrio“, tratto dai romanzi di Gianrico Carofiglio. Gassmann ha raccontato che Guerrieri è “pieno di difetti, difende a spada tratta quella che ritiene la verità, attraversa una separazione dolorosa ed è probabilmente il ruolo che più si avvicina a me”.
Memoria storica e radici italiane
La dimensione storica attraversa diversi titoli. In “Un futuro aprile” Francesco Montanari interpreta il giudice Carlo Palermo: “È la storia di un uomo che incontra il proprio destino senza essere pronto, segnato da un senso di colpa”. In “Rosso Volante” Giorgio Pasotti racconta la figura di Eugenio Monti: “Un campione che ha scelto la lealtà prima della vittoria”. Il racconto delle radici familiari è al centro di “Prima di noi“, che Maurizio Lastrico definisce “una storia che parla dell’essenza italiana e di quella spinta misteriosa che ci fa andare avanti generazione dopo generazione”. Serena Rossi è protagonista di un racconto ambientato negli anni Quaranta: “È la storia di una donna che, in un’Italia in guerra, ha il coraggio di sognare, restare unita alla propria famiglia e trasformare una difficoltà in un’intuizione capace di far sognare generazioni di bambini”.
Le attese per le nuove stagioni di successo
In “Imma Tataranni – Sostituto procuratore 5” Vanessa Scalera torna nei panni del magistrato lucano: “Ho preso spunto da tanti sostituti procuratori italiani, persone dalla forte personalità”. Massimiliano Gallo anticipa una svolta: “Quest’anno Pietro sarà una vera rivoluzione”. Per “Don Matteo 15” Raoul Bova annuncia un tema centrale: “La vocazione attraverserà tutte le storie e don Massimo vivrà un conflitto profondo, interrogandosi su quale divisa senta davvero più sua”. Grande attenzione anche al racconto contemporaneo con “DOC – Nelle tue mani“. Luca Argentero sottolinea il rapporto con il pubblico: “Doc ci dà l’opportunità di incontrare un pubblico enorme. Queste grandi storie ci permettono di entrare nel cuore della gente”. Matilde Gioli aggiunge: “Parlare della sanità pubblica italiana ci permette di affrontare temi importanti, ed è un motivo di orgoglio”. “Mare Fuori 6” continuerà a interrogare le nuove generazioni. Carmine Recano spiega: “In questa stagione i ragazzi saranno messi di fronte a scelte decisive, dovranno capire chi vogliono diventare. Massimo resta una figura di riferimento, il motore del cambiamento, un uomo pronto a offrire loro una possibilità”.
Fiction Rai: intrattenimento e dialogo culturale
La fiction Rai si muove infine anche sul terreno del racconto culturale e identitario. Beppe Fiorello e Gabriella Pession hanno ricordato il valore di storie che parlano di libertà, arte e utopia, mentre Elena Sofia Ricci ha definito Teresa Battaglia “una donna capace di riconoscere il trauma degli altri perché porta dentro il proprio”. Un’offerta che, nelle parole di Ammirati, conferma la fiction Rai “non solo come intrattenimento, ma come linguaggio capace di alimentare un dialogo vivo con il nostro presente“. Annunciata anche la nomina di Romana Maggiora Vergano come nuova ambasciatrice della Lazio Film Commission.



