sabato, Dicembre 20, 2025
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Le opposizioni attaccano il Governo sulle pensioni: “Tradite le promesse”

AGI – Un “colpo di mano” sulle pensioni che il Partito Democratico è riuscito a respingere. Quando la reazione delle forze di opposizione allo ‘strappo’ nella maggioranza sulla manovra raggiunge l’apice, Elly Schlein convoca una conferenza stampa ‘volante’ su quanto avvenuto nella notte al Senato. La leader dem entra nella sala Ex Difesa, assieme al presidente dei senatori dem, Francesco Boccia, e alle prime linee del Pd in Commissione Bilancio, Beatrice Lorenzin e Daniele Manca. I volti sono segnati dalla maratona notturna.

“Trovo pazzesco questo colpo di mano tentato sulle pensioni perché non si scherza con i risparmi di chi ha lavorato una vita intera. Sulle pensioni si consuma il più alto tradimento delle promesse elettorali della Meloni”, tuona la leader dem. La premessa è un video, proiettato prima della conferenza, in cui Giorgia Meloni sosteneva la pensione a sessanta anni di età e 41 di contributi. La scorsa notte, i fatti hanno mostrato un approccio diverso, portando Schlein a osservare: “La maggioranza si è rotta“.

Il pasticcio sulla riforma delle pensioni

Francesco Boccia ha assicurato: “Noi abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per far capire che c’erano errori da correggere“. Nonostante i suggerimenti, il governo ha presentato una riforma delle pensioni che, secondo Boccia, è stata “completamente rasa al suolo” dopo tre giorni, pur aumentando l’età pensionabile. Questo “grande pasticcio” ha avuto un risvolto politico, percepito come un attacco diretto del ministro dell’Economia al segretario del suo partito. Il riferimento è alla norma sull’estensione della finestra mobile per l’accesso alla pensione anticipata e alla diminuzione del peso del riscatto della laurea ai fini del prepensionamento.

Crisi di governo e reazioni delle opposizioni

Sul punto del riscatto della laurea, il governo è intervenuto sopprimendo il testo e trovando copertura nei fondi del MEF. Sulle finestre mobili, invece, l’esecutivo ha annunciato che non sarebbero arrivati nuovi testi per eliminare tutte le norme sulla previdenza. A quel punto, la Lega ha annunciato il voto contrario all’intero pacchetto da 3,5 miliardi. Claudio Borghi, relatore della legge di bilancio per la Lega, ha spiegato: “Con un allungamento anche formale dell’età pensionistica noi quell’articolo non lo votiamo”.

La reazione delle opposizioni si è concentrata sul ministro dell’Economia. Schlein ha dichiarato che Giorgetti, “sfiduciato, ha ritirato la sua proposta”, ma l’aumento dell’età pensionabile è già in manovra e aumenterà per il 96 per cento dei lavoratori, incluse le forze dell’ordine. Antonio Misiani (Pd) ha parlato di un ministro “esautorato” e “scaricato pubblicamente”. Le voci critiche si sono moltiplicate: Riccardo Magi (Più Europa) ha invitato Giorgetti alle dimissioni; Carlo Calenda ha parlato di “stato psichedelico” del governo; Nicola Fratoianni ha definito l’esecutivo “in frantumi”.

L’intervento di Giuseppe Conte e l’appello del PD

Giuseppe Conte (M5s) ha parlato di “circo” della maggioranza e di un governo “a pezzi” che si è dovuto rimangiare alcune delle “vergognose norme” sul riscatto della laurea e sull’allungamento dei tempi per ricevere l’assegno. Conte ha chiosato che Meloni “finge di cadere dal pero, scarica sempre sugli altri” e dice di non essersi aggiornata, “quasi che le sorti di famiglie e imprese italiane non la riguardassero”.

Schlein ha rivendicato che il PD è riuscito “a fermare parzialmente il colpo di mano di Meloni sulle pensioni“, ma ha ricordato che in manovra c’è ancora l’aumento dell’età pensionabile. La leader dem ha lanciato un appello: “Chiediamo alla maggioranza di votare l’emendamento presentato con le altre opposizioni per fermare questo aumento”. Il rischio, conclude Schlein, è che i lavori sulla manovra vadano oltre i tempi previsti: “L’esercizio provvisorio è a un passo”.

 ​ Read More 

​ 

VIRGO FUND

PRIMO PIANO