venerdì, Dicembre 26, 2025
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Betwixtmas, come sopravvivere nel limbo tra Natale e Capodanno

AGI – Nel mondo anglosassone lo chiamano Betwixtmas, in Italia non abbiamo ancora un termine specifico, ma ne conosciamo benissimo i sintomi: una strana sospensione della realtà che inizia subito dopo l’ultimo brindisi di Santo Stefano e si trascina fino alla vigilia di San Silvestro. È l’unico momento dell’anno in cui è socialmente accettabile ignorare le email, cenare con un tagliere di torrone e guardare per la sesta volta la saga completa di Harry Potter o Il Signore degli Anelli come se fosse un impegno di lavoro inderogabile.

Il fenomeno del Betwixtmas è una forma di resistenza passiva ai ritmi frenetici. Dopo lo stress dei regali, delle cene aziendali e della corsa all’ultimo ingrediente per il cenone, il cervello umano collettivo decide di andare in “stand-by”. I negozi sono aperti, gli uffici (alcuni) pure, ma l’energia è diversa. È una tregua psicologica. Gli esperti di tendenze lo definiscono il momento del “JOMO” (Joy Of Missing Out): la gioia di perdersi tutto, di non essere produttivi, di non avere un’agenda. Se il resto dell’anno viviamo proiettati al futuro, in questi giorni viviamo in un presente dilatato, fatto di avanzi in frigo e giochi da tavolo che durano sei ore.

I tre pilastri del limbo post natalizio

Ma quali sono i tre pilastri del limbo post natalizio secondo le tendenze? L’anarchia alimentare: qui il concetto di pasto canonico svanisce. La colazione si fonde con il pranzo; lo spuntino di mezzanotte diventa una degustazione di formaggi regionali avanzati. Il corpo umano, in questa settimana, è composto per il 70% da carboidrati complessi. Il “Digital Slowdown“: in questo periodo persino i social cambiano ritmo. Meno post patinati, più foto di piedi sul divano, gatti che dormono sulle scatole dei regali e meme sulla propria incapacità di distinguere il mercoledì dal venerdì. La pianificazione (fallimentare) del futuro: è proprio in questo stato di torpore che iniziamo a stilare la lista dei buoni propositi per il nuovo anno. Liste ambiziose che solitamente durano quanto una fetta di panettone lasciata incustodita.

Rituali del divano e nesting estremo

In questa settimana di sospensione, l’ambiente domestico si trasforma in un ecosistema autosufficiente. Nascono i “rituali del divano“, vere e proprie cerimonie della pigrizia che hanno regole ferree. C’è chi si lancia nel maratona-watching di serie storiche, trasformando il salotto in una sala cinema permanente, e chi riscopre il fascino analogico dei puzzle da mille pezzi, occupando il tavolo della sala da pranzo fino all’Epifania. Non è solo ozio, è una forma di “nesting” estremo. Ci circondiamo dei nuovi regali, la coperta ponderata, le cuffie a cancellazione di rumore, la tazza termica, per costruire un fortino che ci protegga dalle aspettative del mondo esterno.

La funzione vitale del betwixtmas

Nonostante l’ironia, questa “terra di nessuno” ha una funzione vitale. In un’epoca di iper-connessione, la settimana tra Natale e Capodanno segna l’inizio di una “decompressione” necessaria. È lo spazio bianco tra i capitoli di un libro, serve a riprendere fiato prima che il 1° gennaio ci imponga di essere “una versione migliore di noi stessi”. Quindi, se da oggi vi sentite un po’ persi, se non ricordate dove avete messo le chiavi della macchina o se state considerando seriamente di rimanere in tuta fino a Capodanno, non preoccupatevi. Non siete pigri: siete nel cuore del Betwixtmas.

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