AGI – La Digos e la Guardia di finanza di Genova hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti rispettivamente di nove indagati, ora in carcere, con l’accusa di fare parte e di avere finanziato Hamas. L’operazione ha portato anche al sequestro beni per 8 milioni di euro.
L’indagine, nata dall’analisi di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette e sviluppata grazie a scambi informativi con altri uffici inquirenti italiani e con le Autorità dei Paesi Bassi e di altri Paesi della Ue, ha portato a contestare agli indagati di fare parte e di avere finanziato Hamas (acronimo di Harakat al-muqawma al-islamiya ovvero Movimento della resistenza islamica), che si propone il compimento di atti con finalita’ di terrorismo, in particolare contro lo Stato di Israele.
Il finanziamento delle sue attività terroristiche risulta avvenuto per mezzo di varie associazioni, tra cui: Associazione benefica di solidarietà col popolo palestinese – A.B.S.P.P., con sede a Genova, costituita l’11 maggio 1994; A.B.S.P.P. O.D.V. (Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese – organizzazione di volontariato), con sede a Genova, costituita il 3 luglio 2003, di cui è legale rappresentante Mohammad Mahmoud Ahmad Hannoun; Associazione benefica la cupola d’oro, con sede a Milano, costituita l’1 dicembre 2023, di cui è legale rappresentante Khalil Abu Deiah.
Accertato il finanziamento di circa 7 milioni di euro
Agli indagati sono contestate operazioni di finanziamento, che si ritiene abbiano contribuito in modo rilevante alle attività delittuose dell’organizzazione terroristica, per un ammontare complessivo di circa sette milioni di euro, effettuate anche mediante operazioni di triangolazione di bonifici bancari o con altre modalità per il tramite di associazioni con sede all’estero, in favore di associazioni con sede a Gaza, nei territori palestinesi o in Israele, dichiarate illegali dallo Stato di Israele, perché appartenenti, controllate o comunque collegate ad Hamas. Finanziamenti, poi, per gli inquirenti, erano anche direttamente versati a favore di esponenti di Hamas, in particolare, a Osama Alisawi, già ministro del governo di fatto di Hamas a Gaza, che in varie circostanze ha sollecitato supporto finanziario.
Aiuti economici sono anche arrivati dalle associazioni monitorate dagli inquirenti a familiari di persone coinvolte in attentati terroristici ai danni di civili o a parenti di detenuti per reati con finalità di terrorismo. Mohammad Mahmoud Ahmad Hannoun, membro del comparto estero di Hamas, componente del board of directors della European Palestinians Conference, vertice della cellula italiana dell’organizzazione, è stato legale rappresentante di A.B.S.P.P. dal 21 settembre 2001 fino al 20 marzo 2018 e, negli anni successivi, amministratore di fatto dell’associazione; ma anche rappresentante legale di A.B.S.P.P. O.D.V. fin dalla costituzione, nel 2003; amministratore di fatto dell’Associazione Benefica La Cupola d’Oro, nonché dell’Associazione Benefica La Palma, costituite per proseguire l’attività di finanziamento nonostante i provvedimenti adottati dal circuito finanziario per impedire agli indagati il finanziamento di attività terroristiche.



