AGI – L’inchiesta della Procura di Genova, che ha portato all’arresto di nove persone accusate di finanziare Hamas attraverso una rete di onlus e associazioni benefiche, ha scatenato una dura reazione nel mondo politico italiano. L’operazione, condotta da Digos e Guardia di Finanza, ha documentato come circa il 70% dei fondi raccolti dall’associazione ABSPP di Mohammad Hannoun — ufficialmente destinati ad aiuti umanitari — fosse in realtà dirottato verso il movimento terroristico responsabile dell’attacco del 7 ottobre.
Le forze di governo hanno accolto con estremo favore lo smantellamento della cellula. Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ha usato toni netti: “In Italia ci sono alcuni milioni di ‘fenomeni’ che dovrebbero chiedere scusa”. Il leader della Lega ha poi rivolto un pensiero alla stabilità internazionale, sottolineando che “se oggi a Gaza e a Tel Aviv non volano missili è grazie a Donald Trump e alla buona volontà di palestinesi e israeliani”, aggiungendo l’auspicio che “vengano espulsi quelli che sono in Italia illegalmente“.
Le accuse della destra alla sinistra
Il sottosegretario Andrea Delmastro ha rivendicato la lungimiranza del suo partito: “Già nel 2021 avevo segnalato le sospette operazioni della galassia di onlus ricollegabili ad Hannoun“. Delmastro ha poi incalzato le opposizioni: “Ora la sinistra, accecata dal verbo pro-pal, chiederà scusa per essere andata a braccetto con Hannoun? Non si dialoga con il terrore“. Sulla stessa linea il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, che ha definito “vergognosa” la gara di solidarietà verso Hannoun, arrivando a parlare di una minaccia esposta per la sicurezza nazionale a causa della “propaganda pro-Pal“.
Il plauso dei ministri e la vigilanza del governo
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso gratitudine alle forze dell’ordine per lo “smantellamento di una organizzazione che finanziava Hamas dall’Italia“, mentre il senatore Maurizio Gasparri ha lodato l’attenzione contro “i predicatori di odio che non possono agire impunemente”.
Le infiltrazioni di Hamas nelle mobilitazioni
Dalle fila di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone ha evidenziato come l’inchiesta sveli infiltrazioni di Hamas nelle mobilitazioni a cui si sono accodate le opposizioni: “La solidarietà verso il popolo palestinese veniva strumentalizzata per scopi eversivi“. Mollicone ha inoltre ricordato l’anniversario dell’attentato di Fiumicino del 1985 come monito per onorare le vittime dell’estremismo.
La posizione dei centristi
Anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha commentato la vicenda con fermezza, pur mantenendo un approccio garantista: “Attendiamo che le accuse siano provate, ma sarebbe assurdo e gravissimo se i soldi raccolti da cittadini in buona fede finissero nelle mani dei terroristi“. Renzi ha ribadito che la vicinanza a chi dirige strutture terroristiche “va combattuta senza se e senza ma”, definendo il contrasto ad Hamas una “battaglia di civiltà“.



