lunedì, Dicembre 29, 2025
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Bardot sarà sepolta al cimitero marino di Saint-Tropez

AGI – Brigitte Bardot sarà sepolta al cimitero marino di Saint-Tropez, presumibilmente la prossima settimana. A riferirlo è il sito d’informazione locale “Ici Provence” che cita diverse fonti del comune di residenza dell’iconica attrice, deceduta ieri all’età di 91 anni. Oggi a Saint-Tropez (Var, sud), i famigliari di Bardot si incontreranno per organizzare il suo funerale.

L’annuncio di una sua sepoltura al locale cimitero della cittadina del sud della Francia è stato in parte accolto con stupore: da anni Bardot aveva dichiarato di voler essere inumata vicino ai suoi animali, nella sua proprietà di La Madrague. Tuttavia, per ragioni ancora sconosciute, la star di fama mondiale e attivista animalista ha recentemente cambiato le sue ultime volontà.

Alla fine, sarà nel cimitero marino della famosa località balneare che B.B riposerà, di fronte al mare e alla sua “Madrague”. La locale prefettura della regione del Var ha inoltre dichiarato di “non aver ricevuto alcuna richiesta di sepoltura presso l’abitazione dell’attrice”. La data del funerale non è ancora stata fissata. “La prossima settimana è in fase di discussione”, hanno riferito diverse fonti a Ici Provence. Questa mattina il parroco non aveva “ricevuto alcuna indicazione” dalla famiglia riguardo a una possibile cerimonia religiosa, sebbene Bardot avesse sempre esternato la sua fede cristiana.

Ad accogliere le sue spoglie, secondo i media locali, c’è una tomba molto semplice, situata non lontana da quella di Roger Vadim, regista e sceneggiatore morto nel 2000, con il quale l’ex attrice è stata sposata dal 1952 al 1957. Tuttavia, sottolinea Ici Provence, la tomba di famiglia ha subito alcuni danni quando un grande albero di alloro è stato abbattuto qualche mese fa. L’albero si trovava proprio di fronte alla lapide, che si è fratturata. “L’ultima volta che è stata aperta è stato nel 1978; probabilmente ci sono dei lavori da fare all’interno”, ha confidato una famiglia venuta a rendere omaggio alla tomba di una persona cara, situata nelle vicinanze. Alcune fonti hanno anche menzionato diversi fattori da considerare, tra cui il meteo, che rischia di non essere clemente la prossima settimana.

L’incontro pomeridiano dei famigliari di Brigitte Bardot dovrà finalizzare i preparativi del funerale, che probabilmente non rimarrà un evento strettamente privato. La scomparsa di un’icona molto francese, non solo per il mondo del cinema e della cultura, sta suscitando una forte emozione sia istituzionale che cittadino. In fondo, Bardot ha sempre desiderato essere sepolta di fronte al mare, al ‘suo’ Mediterraneo, e al suo rifugio di “La Madrague” e cosi’ sarà, vicina appunto all’ex marito Vadim e al notissimo produttore musicale Eddie Barclay, in un mausoleo emblematico del suo stile sobrio.

La Fondazione compie 40 anni e prosegue il suo lavoro in difesa degli animali

La sua Fondazione omonima, che celebrerà il suo 40mo anniversario nel 2026, continuerà “più che mai a portare avanti l’opera di Brigitte Bardot”, ha affermato l’organizzazione in un comunicato diramato dopo la sua morte. La sua eredità, sottolinea, “vive nelle azioni svolte con la stessa passione e la stessa fedeltà ai suoi ideali”, pertanto la scomparsa di Bardot non segna la fine della lotta che ha incarnato per oltre mezzo secolo. Pilastro della protezione degli animali, la fondazione che porta il suo nome è stata creata proprio per sopravvivere alla scomparsa dell’icona del cinema.

Fondata dalla leggendaria attrice nel 1986 a Saint-Tropez (Var, sud), questa associazione dedicata alla protezione degli animali selvatici e domestici in Francia e nel mondo è diventata una delle più importanti organizzazioni per i diritti degli animali in Francia. “Ho donato la mia giovinezza e la mia bellezza agli uomini. Ora offro la mia saggezza, la mia esperienza e il meglio di me stessa agli animali”, aveva dichiarato la star a proposito della sua causa.

 

“Le fondamenta sono solide” e “continueranno con forza e vigore”, ha insistito Bruno Jacquelin, direttore stampa e pubbliche relazioni dell’associazione, intervenuto su Bfmtv. “Ci sarà sicuramente un periodo un po’ complicato perchè l’immagine della Fondazione è legata a quella di Brigitte Bardot, la sua presidente, ma in ogni caso, è stato fatto tutto il possibile per garantirne la continuità”, aveva già affermato nel 2019 Christophe Marie, allora direttore dell’organizzazione.

Dopo umili inizi “in una piccola camera per gli ospiti a La Madrague”, la famosa villa dell’attrice a Saint-Tropez, l’organizzazione si è trasferita a Parigi nel 1988, insediandosi in un edificio di tre piani nel XVI arrondissement, di cui è oggi proprietaria. La Madrague stessa è diventata azionista della fondazione nel 1992.
Fin dalla sua creazione, la fondazione si è presa cura di oltre 12mila animali nell'”Arca BB”. Governata da un consiglio di amministrazione sotto la supervisione ministeriale e sostenuta da volontari, l’organizzazione è riconosciuta come ente di pubblica utilità. Questo status le consente di ricevere lasciti esenti dall’imposta di successione, che ora rappresentano il 95% delle sue risorse. Il resto proviene da donazioni individuali, a cui l’organizzazione invia trimestralmente “L’Info journal”, una pubblicazione di 30 pagine, e una rivista per bambini.
Presso la sede centrale di Parigi, una cinquantina di dipendenti lavorano in uffici dove i gatti scorrazzano liberamente, in attesa di adozione. In totale, la fondazione impiega circa 300 persone in diverse sedi. In Normandia, due strutture, tra cui La Mare Auzou, che da sola impiega un centinaio di persone, ospitano quasi 1.500 animali: cani, gatti, cavalli, maiali, capre, conigli e altro ancora. Nella regione della Dordogna, la proprietà di Montpon ospita principalmente animali da fattoria, mentre il sito di Bazoches-sur-Guyonne, nella regione dell’Ile-de-France, completa questa rete.
Oltre a queste strutture, la fondazione svolge attività internazionali in 70 paesi (India, Thailandia, Cina, Marocco, Turchia, ecc.), che spaziano dal salvataggio di animali domestici alla protezione di specie in via di estinzione. Ogni anno, l’ufficio legale conduce anche centinaia di indagini per combattere il maltrattamento degli animali.
Brigitte Bardot è rimasta pienamente devota alla sua fondazione fino alla fine. Sebbene nell’ultimo periodo partecipasse meno frequentemente, solo alle riunioni del consiglio di amministrazione, “la chiamavamo alle 11:45 e nel pomeriggio chiamava una o due volte”, ha detto Bruno Jacquelin.
In un’intervista a Bfmtv lo scorso maggio, ha chiesto l’abolizione della caccia alla volpe. “è un orrore. Il governo francese deve assolutamente accettare di concedermi, dopo 50 anni di richieste senza risposta, almeno questa vittoria”, ha insistito la musa ispiratrice di Vadim e Godard. Una battaglia finale, come l’ha definita Bardot, rimane una priorità per la sua fondazione, insieme al divieto per i minori di assistere alle corride e alla fine del consumo di carne di cavallo. L’organizzazione per i diritti degli animali Peta ha invitato tutti ad agire per il benessere degli animali “a partire da oggi, affinchè i semi che ha piantato continuino a fiorire”. 

 

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