venerdì, Settembre 5, 2025
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A Parigi il vertice dei ‘Volenterosi’. Trump collegato in videoconferenza. Starmer: “Non c…

AGI – È in corso a Parigi la riunione dei ‘Volenterosi‘ che vede i leader dei Paesi sostenitori europei dell’Ucraina partecipare in presenza e online per dimostrare la loro determinazione a fornire garanzie di sicurezza e per chiedere a Donald Trump quale sarà il contributo degli Stati Uniti, una volta in vigore il cessate il fuoco. Al vertice partecipano circa 35 capi di Stato e di governo sotto la guida del presidente francese Emmanuel Macron e del primo ministro britannico Keir Starmer.

Gli Stati Uniti sono rappresentati all’incontro da Steve Witkoff. Donald Trump, a partire dalle 14.30, è impegnato in videoconferenza in un incontro con i leader europei. 

Successivamente Macron e Zelensky, presente all’Eliseo, terranno poi una conferenza stampa. Oltre a Zelensky, sette leader europei, tra cui il primo ministro polacco Donald Tusk e la danese Mette Frederiksen, sono presenti all’Eliseo. Tra questi il premier olandese Dick Schoof, il belga Bart de Wever, il finlandese Alexander Stubb oltre ai vertici dell’UE Ursula von der Leyen e Antonio Costa. Keir Starmer partecipa da remoto, così come il tedesco Friedrich Merz e Giorgia Meloni. Online è anche il premier spagnolo Pedro Sanchez dopo che un guasto al suo aereo lo ha costretto a restare a Madrid. 

Costa e von der Leyen sentono Modi

“Abbiamo avuto il piacere di parlare con il primo ministro indiano Narendra Modi. Accogliamo con grande favore il continuo impegno dell’India nei confronti del presidente Zelensky”. Lo affermano su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, oggi insieme alla riunione della Coalizione dei Volenterosi a Parigi. “L’India ha un ruolo importante da svolgere nel convincere la Russia a porre fine alla sua guerra di aggressione e nel contribuire a creare un percorso verso la pace. Questa guerra ha conseguenze sulla sicurezza globale e mina la stabilità economica. Rappresenta quindi un rischio per il mondo intero”, aggiungono. “Guardando al futuro, intendiamo concordare un’agenda strategica comune in occasione del prossimo vertice Ue-India, il prima possibile nel 2026. Restiamo inoltre pienamente impegnati a concludere i negoziati per l’accordo di libero scambio entro la fine dell’anno. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario fare progressi adesso”, concludono i leader Ue.

Starmer, “non ci si può fidare di Putin” 

“Non ci si può fidare di Putin”. E’ l’avvertimento del premier britannico Keir Starmer alla Coalizione dei volenterosi durante il vertice in corso, in cui è intervenuto da remoto. “La Russia continua a ritardare i colloqui di pace e a sferrare attacchi contro l’Ucraina” ha aggiunto il premier. “Ciò è stato ulteriormente sottolineato dagli attacchi indiscriminati a Kiev la scorsa settimana, che hanno causato danni significativi agli edifici del British Council e della delegazione dell’Ue”, ha aggiunto, secondo un comunicato del governo. 

Starmer ha anche sottolineato che la coalizione “aveva un impegno indissolubile nei confronti dell’Ucraina, con il sostegno del presidente Trump”, e ha detto al leader che era chiaro che “ora dovevano fare ancora di più per fare pressione su Putin affinchè ottenesse la cessazione delle ostilità”. Ha anche accolto con favore gli annunci degli altri membri della coalizione, che avrebbero fornito missili a lungo raggio all’Ucraina “per rafforzare ulteriormente le forniture del Paese”. 

Zelensky, “stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza”

“La riunione della Coalizione dei Volenterosi è ora in corso. Stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza a lungo termine per l’Ucraina e assicurando fin da ora il supporto alle nostre Forze di difesa ucraine”. Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymir Zelensky. “Ringrazio tutti per il loro impegno e sostegno”, ha aggiunto. 

La coalizione dei volenterosi e il sostegno all’Ucraina

La “Coalizione dei volenterosi” riunisce i sostenitori militari dell’Ucraina, principalmente europei, ma anche Canada, Australia e Giappone. È disposta a contribuire al rafforzamento dell’esercito ucraino e, per alcuni paesi – tra cui Francia, Regno Unito e Belgio – a schierare soldati in Ucraina, una volta concluso il cessate il fuoco, per dissuadere la Russia da ulteriori aggressioni. Alcuni alleati esitano in attesa del contributo americano, che diversi Paesi europei considerano essenziale prima di qualsiasi impegno. Fino a un cessate il fuoco, “non ci sarà certamente alcun dispiegamento di truppe in Ucraina e nemmeno ‘dopo’”, ha ricordato il Cancelliere Merz.

La Germania intende invece contribuire a rafforzare la difesa antiaerea dell’Ucraina e a equipaggiare le sue forze di terra. La Russia insiste sul fatto che non accetterà alcun “intervento straniero in alcuna forma”: la portavoce per la politica estera Maria Zakharova ha descritto le protezioni richieste da Kiev come “garanzie di pericolo per il continente europeo“. “Non spetta a loro decidere”, ha ribattuto oggi Mark Rutte a nome della NATO, durante una visita a Praga. Durante un incontro con sei leader europei il 18 agosto a Washington, Trump ha promesso che gli Stati Uniti avrebbero fornito garanzie di sicurezza, senza specificare quali.

Questa “rete di sicurezza” americana, o “backstop” in inglese, potrebbe assumere diverse forme – intelligence, supporto logistico, comunicazioni – ma il presidente americano ha escluso l’invio di truppe di terra americane. Nel frattempo, Vladimir Putin, tornato prepotentemente sulla scena internazionale con una presenza molto significativa ieri al fianco del presidente cinese Xi Jinping e del leader nordcoreano Kim Jong Un a Pechino, rilancia sugli obiettivi in Ucraina sostenendo che Mosca li raggiungerà con mezzi militari se i negoziati con Kiev dovessero fallire. Nel frattempo le forze russe proseguiranno l’offensiva lungo tutto il fronte.

Creazione di una forza multinazionale per la sicurezza in Ucraina

La Coalizione dei volenterosi lavora alla creazione di una forza multinazionale con il sostegno degli Stati Uniti per garantire la sicurezza in Ucraina. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

 

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