giovedì, Agosto 14, 2025
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Abbronzarsi fino a scottarsi, allarme per il nuovo trend sui social

AGI – “Abbronzatura selvaggia”: è allarme per l’ultima pericolosa sfida tra i giovani sui social. Le pericolose derive dei social, ovvero quando la sfida diventa una trappola. La vita dei giovani è sempre più intrecciata con i social network. Piattaforme come TikTokInstagram e YouTube, con la loro capacità di generare contenuti virali e “challenge” (sfide), offrono spazi di creatività e condivisione. Tuttavia, questa dinamica ha mostrato un lato oscuro e allarmante: un numero crescente di tendenze pericolose che mettono a rischio la salute fisica e mentale degli adolescenti.

La ‘Sunburn challenge’

L’ultima “sfida” virale di questa estate 2025 si chiama “Sunburn challenge”, il trend dell’abbronzatura selvaggia non utilizzando alcuna protezione solare. L’hashtag #sunburnttanlines si è diffuso tra i giovani di tutto il mondo ottenendo 200 milioni di visualizzazioni. Migliaia di foto in cui le persone mostrano orgogliosi le scottature del sole sulla loro pelle, incuranti dei pericoli a cui si stanno esponendo. Chi sta partecipando alla “sfida” sta sottovalutando i rischi che l’esposizione prolungata e non protetta al sole può causare alla pelle. Il sole emette diverse tipologie di raggi ultravioletti (UV), principalmente UVA e UVB, che sono i principali responsabili dei danni cutanei. Le scottature ripetute, specialmente in giovane età, aumentano significativamente il rischio di sviluppare tumori della pelle. Ma allora perché lo fanno? Ci si chiede.

Viralità ed emulazione

social network, quando non usati con consapevolezza, costituiscono un vero e proprio pericolo. Il meccanismo che innescano è “semplice”: la “viralità” come motore di rischio. Il meccanismo delle “challenge” si basa sull’emulazione. Un video, spesso di breve durata e ad alto impatto, una foto, diventa virale e spinge gli utenti a riprodurlo, cercando di superare la performance originale per ottenere visibilità, “like” e approvazione da parte dei coetanei. Questo desiderio di attenzione e appartenenza, unito alla pressione del gruppo, può spingere i ragazzi a compiere gesti estremi, sottovalutando completamente i pericoli. La “paura di perdersi” (FOMO, Fear of Missing Out) spinge i ragazzi a rimanere costantemente connessi per non essere tagliati fuori dalla vita sociale, creando un circolo vizioso di dipendenza digitale e solitudine.

L’intervento di Codacons e del ministero

Oltre ai rischi fisici, le tendenze dei social media hanno un impatto profondo sulla salute mentale dei giovani. La costante esposizione a vite perfette e irraggiungibili di influencer e coetanei può generare ansiadepressione e insicurezza. Tra i primi in Italia a denunciare il trend dell’abbronzatura selvaggia è stata l’associazione dei consumatori, il Codacons, che si è rivolto direttamente al Ministero della Salute. La risposta del Ministero è arrivata con una nota ufficiale a firma di Alessio Nardini, direttore generale del Dipartimento della Salute umana, che ha annunciato una serie di misure di contrasto alla sfida social.

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