AGI – La Abc ha sospeso a tempo indeterminato il popolare talk show serale Jimmy Kimmel Live!, dopo le polemiche seguite alle battute del comico sull’omicidio dell’attivista conservatore Charlie Kirk. Kimmel aveva accusato i repubblicani di voler strumentalizzare politicamente la vicenda, ricordando che l’arrestato, Tyler Robinson, era cresciuto in una famiglia conservatrice. La decisione è arrivata dopo le minacce del capo della Commissione federale per le telecomunicazioni, Brendan Carr, che aveva ventilato la revoca della concessione alla rete.
In una nota, Nexstar, che distribuisce i contenuti Abc, ha annunciato la sostituzione del programma nei mercati affiliati, condannando “fermamente” le dichiarazioni del conduttore. Tra i passaggi più contestati anche un video mostrato in studio in cui Donald Trump, interpellato sull’omicidio di Kirk, sorride e passa a commentare la nuova sala da ballo della Casa Bianca. Nato a New York nel 1967, Kimmel conduce il Jimmy Kimmel Live! dal 2003. Lo show è da anni uno dei più seguiti programmi di intrattenimento serali, celebre per sketch, interviste virali e diversi Emmy Awards.
Trump esulta
Il presidente Usa ha salutato la cancellazione del programma come “una grande notizia per l’America”. “Il Jimmy Kimmel Show, in difficoltà con gli ascolti, è stato CANCELLATO”, ha scritto sui social. “Kimmel ha zero talento e ascolti persino peggiori di Colbert, se possibile”.
Le frasi incriminate
Nell’annunciare la cancellazione del programma, Nexstar Communications Group ha definito i commenti del comico sulla morte di Charlie Kirk “offensivi e insensibili in un momento critico del dibattito politico nazionale”. I sostenitori di Donald Trump hanno elogiato la decisione e il vice capo dello staff della Casa Bianca l’ha definita un esempio di “cultura delle conseguenze”.
Ma cosa ha detto Kimmel per scatenare l’ira del movimento Maga? Durante il suo monologo di lunedì sera, il comico ha insinuato che il presunto assassino di Kirk, Tyler Robinson, potrebbe essere un repubblicano pro-Trump. “La Maga Gang sta cercando disperatamente di caratterizzare questo ragazzo che ha assassinato Charlie Kirk come qualcosa di diverso da uno di loro e sta facendo tutto il possibile per trarne vantaggio politico”, ha detto Kimmel. Poi l’indomani, di fronte alla reazione sconcertata dei conservatori, aveva rincarato la dose, aggiungendo che “molti nel mondo Maga stanno lavorando duramente per trarre profitto dall’omicidio di Charlie Kirk” e, riferendosi al commento del vicepresidente JD Vance durante il podcast di Kirk, che “il presidente e i suoi scagnozzi stanno facendo del loro meglio per gettare benzina sul fuoco, così da poter attaccare le persone di sinistra”.
In un’intervista rilasciata ieri mattina, il capo dell’autorità di regolamentazione dei media statunitense, nominato da Trump, ha definito le parole di Kimmel uno “sforzo concertato per cercare di mentire al popolo americano” e ha minacciato multe e revoca delle licenze per le emittenti che trasmettevano lo show in tutto il Paese se non avessero preso provvedimenti contro Kimmel. Per il senatore democratico Ed Markey “il messaggio a ogni azienda mediatica è chiaro: adottate la linea Maga o la Commissione Federale per la Censura vi perseguiterà”.