AGI – “Enrico Lucherini fu il primo ufficio stampa ad accompagnarmi ad un incontro ‘ufficiale’ di lavoro. Era il 1997 e mi preparavo a girare ‘Il viaggio della sposa’ di Sergio Rubini, il mio grande amico e maestro Sergio”. Inizia così il ricordo di Giovanna Mezzogiorno del press-agent Enrico Lucherini scomparso ieri a 92 anni.
“Non era un appuntamento qualunque, andammo a casa dei Cecchi Gori, occasione nella quale conobbi Rita – racconta l’attrice – ero vestita semplicemente, con una mise piuttosto seria e adatta alla mia eta’ di allora, comprata con mia madre, come tutto in quel momento. Con noi c’era il suo inseparabile Gianluca Pignatelli. Professionali, gentilissimi, mi misero incredibilmente a mio agio, in una situazione che non si puo’ certo definire propriamente ‘comoda’ e rilassante. L’ho incontrato più volte nella vita – prosegue la Mezzogiorno – in occasione de ‘La bestia nel cuore’ di Cristina Comencini, ad un’importante premiazione al teatro greco di Taormina e molte altre volte. Sempre pieno di energia, di una profonda educazione verso gli altri, di un’enciclopedica conoscenza del cinema e dei suoi meccanismi. Ma non dimenticherò mai quella prima volta in particolare, a casa Cecchi Gori, in cui lui e Gianluca mi guardavano con serenità e vigile protezione, forse, anzi sicuramente, anche inteneriti dal mio ovvio imbarazzo”.
“Grazie mille Enrico per avermi fatta entrare per mano a te in quello che poi è diventato il mio mondo – racconta ancora – non dimentico nessun dettaglio di quel pomeriggio di primavera. Hai vissuto tutto, hai dato tantissimo e chissà quali sono stati i tuoi pensieri sul cinema, sull’esposizione, sul credere nel vero merito e non solo sulla visibilità, in questi ultimi anni del nostro settore, cosi’ cambiati rispetto ad allora. Mi auguro che tu non sia andato via con un senso di amarezza, ma invece sicuro che hai visto il meglio e hai contribuito al ‘migliore’. Grazie per sempre”, conclude Giovanna Mezzogiorno ricordando Enrico Lucherini.