domenica, Ottobre 13, 2024
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Al via la due giorni del ministro Urso in Kenya. Obiettivo: rinforzare la cooperazione anc…

AGI – Primo giorno di missione istituzionale in Kenya per il ministro del Commercio e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha appena concluso un giro d’incontri ministeriali a Nairobi e sarà da domani a Malindi. Una due giorni – spieha il ministero – incentrata sull’approfondimento dei rapporti di cooperazione economica e industriale con l’Italia. Come altri otto Paesi del continente, il Kenya è considerato una priorità nell’architettura del Piano Mattei per l’Africa e i suoi rappresentanti parteciperanno alla seconda riunione ministeriale del G7 sull’industria e l’innovazione tecnologica, in programma a Roma il 10 ottobre.

 

 

Si tratta peraltro della sesta visita istituzionale da inizio legislatura del ministro Urso in un paese del Continente: dopo essersi recato in Algeria, Egitto, Libia, Tunisia ed Eritrea, il titolare del “Made in Italy” ha avuto colloqui, oggi, nella capitale, con il presidente dell’Assemblea Nazionale keniota Moses Wetang’ula e con tre ministri del governo keniota: quello alla Difesa, Soipan Tuya, quella all’Informazione e alla Comunicazione, Margaret Ndung’u,  e il ministro titolare dei portafogli Investimenti, Commercio e Industria, Salim Mvurya.

 

 

Il pomeriggio, riferisce il Mimit, é stato soprattutto consacrato a incontri sulle modalità e sui progetti per rafforzare la cooperazione bilaterale in campo digitale e industriale. A Nairobi, il ministro ha infatti avuto un faccia a faccia con laministra Ndung’u, sui modi possibili per sviluppare la cooperazione in materia di I.A. anche nell’ambito del Pino Mattei per l’Africa facendo, per esempio perno sul progetto “AI Hub for Sustainable Development” promosso dalla presidenza italiana dei ministri del G7 dell’Industria, della Tecnologia e del Digitale in collaborazione con l’UNDP, il progrmma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.

 

Il futuro della cooperazione tra i due Paesi é stato anche al centro dei colloqui successivi con il presidente dell’Assemblea nazionale, Moses Wetang’ula, e i titolari del commercio e dell’industria, Salim Mvurya, e della Difesa, Soipan Tuya. Incontri che hanno anticipato la trasferta della delegazione ministeriale, prevista per domani, al Centro spaziale”Luigi Broglio” di Malindi. 

 

 

“Grazie al solido legame di amicizia costruito nel tempo – sottolinea il ministero – e alla significativa presenza italiana, in particolare con il Centro Spaziale ‘Luigi Broglio’ di Malindi, operativo dagli inizi degli anni sessanta, con primo lancio la messa in orbita nel ‘67 del satellite italiano ‘San Marco 2’, la base dell’ASI-Agenzia Spaziale Italiana di Malindi svolge un ruolo cruciale per il settore spaziale italiano e consente lo scambio di informazioni utili con il Kenya e il resto dell’Africa

 

 

Nella sua missione in Kenya, la prima di un ministro italiano dalla visita di stato del Presidente della Repubblica nel marzo del 2023, Urso è accompagnato dal presidente dell’ASI-Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, da rappresentanti delle grandi imprese italiane del settore aerospaziale (Avio, Leonardo, Telespazio), dal delegato per l’Aerospazio di Confindustria, Giorgio Marsiaj, e dal Generale Franco Federici, consigliere militare del Presidente del Consiglio e segretario del Comitato Interministeriale sullo Spazio.

“Le relazioni tra i nostri due Paesi sono strategiche per la presenza dell’Italia nel Continente africano – ha affermato Urso a margine degli incontri di oggi – come testimonia la presenza nel Paese di diversi grandi gruppi italiani e di una vasta comunità imprenditoriale italiana, ben integrata nel tessuto economico-sociale keniano”. “Nell’ambito del Piano Mattei, ha puntualizzato il ministro – oggi possiamo valutare con il Kenya collaborazioni in nuovi settori, oltre a quello dello spazio per il quale quest’anno ricorrono i primi 60 anni di cooperazione tra i due Paesi, tra cui la produzione di biocarburanti o l’approvvigionamento delle materie prime critiche necessarie alla duplice transizione, ecologia e digitale“.

 

 

 

 

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