AGI – Dall’8 al 19 luglio Letterature Festival Internazionale di Roma tornerà protagonista delle notti della Capitale. Ormai giunta alla sua 24ma edizione, la manifestazione illuminerà 6 serate di letteratura e musica allo Stadio Palatino, all’interno del Parco archeologico del Colosseo, (8-9-11-13-15-16 luglio), ed una finale (19 luglio) all’Idroscalo di Ostia. Incentrata sul tema dei ‘Ritorni’, vedrà la partecipazione di alcuni dei nomi più importanti del panorama editoriale italiano e internazionale, tra cui Azar Nafisi, Eshkol Nevo, Paolo Nori, Ali Smith, Jenny Erpenbeck, Georgi Gospodinov, László Krasznahorkai, Chiara Valerio, Antonio Franchini, Nicola Lagioia, Nadia Terranova e Benjamín Labatut.
Promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, Letterature è curato dal Dipartimento Attività Culturali con il coordinamento organizzativo di Zètema, in collaborazione con Biblioteche di Roma, Parco Archeologico del Colosseo, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci Liquore Strega, SIAE, Soundreef, AIE, ADEI, ALI, AICI, Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Andrea Camilleri, Fondo Andrea Camilleri, Puntasacra Film Fest, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura.
Ne abbiamo parlato con la Curatrice del programma Simona Cives.
Quest’anno Letterature è stato preceduto nei mesi scorsi da alcune Anteprime: qual è il bilancio di questa ‘prima volta’?
Credo possa dirsi positivo. Pensati dall’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio per portare il Festival a tutta la città, avvicinandolo anche ai romani che vivono in zone più periferiche – che a volte diventano anche periferie culturali -, gli incontri delle Anteprime sono stati apprezzati e partecipati. Abbiamo cominciato a marzo con il Premio Nobel Jon Fosse e lo scrittore spagnolo Javier Cercas, all’Auditorium Parco della Musica, per poi spostarci al Parco Monte Ciocci con lo scrittore messicano Guillermo Arriaga e l’autrice tedesca Daniela Dröscher. Pochissimi giorni fa è stata la volta di un incontro alla Casa del Jazz con David Grossman, in attesa della serata finale del 1° luglio che vedrà in scena Erri De Luca al Teatro Elsa Morante nel quartiere Laurentino.
Qual è il significato della scelta del tema di questa edizione: ‘Ritorni’?
Il Festival si caratterizza da sempre per il suo format originale: gli ospiti leggono un inedito scritto per l’occasione. L’idea che ispira quest’anno i loro contributi incarna un topos letterario che ha origine dall’Odissea, con il viaggio Ulisse verso a Itaca per ritrovare se stesso e la sua identità. Ma rappresenta un tema declinabile anche in chiave negativa, facendo riferimento a ritorni cui assistiamo ultimamente e riguardano i
nazionalismi, gli estremismi, il razzismo e l’omofobia. Vogliamo portare l’attenzione anche sulle tendenze che oggi mettono a repentaglio le nostre democrazie.
Si parte l’8 luglio: che serata sarà?
L’apertura del Festival sarà affidata alla grande poetessa Mariangela Gualtieri, che leggerà alcuni suoi componimenti. Poi sarà la volta dello scrittore ungherese László Krasznahorkai, vincitore nel 2015 dell’International Booker Prize, e della scrittrice scozzese Ali Smith, che si è aggiudicata alcuni dei maggiori riconoscimenti letterari britannici – tra cui il Costa Book Award, il Women’s Prize for Fiction e l’Orwell Prize
per la letteratura politica. Chiuderà la serata il nostro Paolo Nori, tra i finalisti al Premio Strega 2025 con il suo romanzo ‘Chiudo la porta e urlo’. Con questo parterre, attendiamo una grande partecipazione di pubblico.
Letterature 2025 sarà anche occasione per celebrare Andrea Camilleri.
Nella serata del 13 luglio gli renderemo omaggio anche attraverso la presenza di grandi scrittori italiani come Chiara Valerio e Antonio Franchini, cui si unirà Alberto Manguel, narratore, traduttore e critico allievo di Borges, già direttore della Biblioteca Nazionale di Buenos Aires. Ad aprire la celebrazione saranno le letture di testi di Camilleri da parte di Michele Riondino, protagonista della fiction Rai ‘Il Giovane Montalbano’.
L’inserimento nel programma di Letterature di una serata ad Ostia è indice dell’intenzione di allargare ancora il raggio logistico della manifestazione?
Credo sia un’iniziativa importante, che coincide con l’idea di Roma Capitale di portare questo festival, e la cultura in senso ampio, in contesti a volte difficili. La scelta dell’Idroscalo ci permette inoltre al di ricordare simbolicamente i 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini. Mi aspetto una serata bellissima, in cui Nicola Lagioia terrà una lectio che ripercorrerà la storia della letteratura dalla Genesi all’Iliade, da Pasolini a
Simone Weil a Elsa Morante, provando a leggere l’umana attitudine alla distruzione come una malattia della nostra specie.