AGI – “Non c’è un erede di Baudo, come non c’è un erede di Costanzo, Buongiorno o Raffaella Carrà, semplicemente perché erano unici” e “Ognuno ha la propria personalità e il tempo decide se ciò che hai fatto l’hai fatto bene, ma un’eredità diretta non esiste. Se pensiamo invece al grande varietà Rai, credo che l’unico nome in grado di portarlo avanti oggi sia Rosario Fiorello”, ha concluso citando lo showman siciliano con cui ha condiviso il palco del Teatro Ariston.
“È una cosa che ho raccontato molte volte, ma nella vita non tutto capita per caso, nel bene o nel male”, ha continuato “Io conosco Pippo da tanti anni. Andammo a pranzo ad aprile qua vicino e mi dissero solo ad agosto che avrei fatto Sanremo. Lui mi chiese di sedermi al suo tavolo e mi disse: ‘Tu devi fare Sanremo, e caso mai ti venisse chiesto, devi fare cosi’.’ Mi elencò una serie di cose che ho stampato nella mente da quel giorno, come dei comandamenti da osservare”, ha concluso visibilmente emozionato