mercoledì, Luglio 16, 2025
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Andrea Bajani vince il Premio Strega 2025

AGI – Andrea Bajani, con 187 voti, è il vincitore della 79esima edizione del Premio Strega con il romanzo “L’anniversario” (Feltrinelli).

Classifica finale

Al secondo posto Elisabetta Rasy con “Perduto è questo mare” (Rizzoli), 133 voti.

Terzo posto per Nadia Terranova con “Quello che so di te” (Guanda), 117 voti.

Al quarto Paolo Nori con “Chiudo la porta e urlo” (Mondadori), con 103 voti.

Quinto Michele Ruol con “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (TerraRossa), 99 voti.

La dedica di Bajani

“Dedico questo Premio ai libri, alla letteratura, contro la semplificazione. Siamo in un momento di grande violenza diffusa, e alla violenza si risponde spesso con la semplificazione. I libri possono restituire la complessità delle cose, e credo che di questo abbiamo bisogno”. Lo ha detto Andrea Bajani, vincitore del Premio Strega, a margine della cerimonia al Ninfeo di Villa Giulia.

 

 

“Voglio che i miei libri arrivino dove normalmente non arrivano: nelle case di chi pensa che la letteratura non faccia per loro, di chi cerca nei libri solo la conferma delle proprie idee. Auspico invece che i lettori affrontino anche i tabù, come quello radicato nella nostra cultura per cui alcuni uomini credono di poter comandare per diritto di genere: a loro deve arrivare un messaggio chiaro, perchè da loro deve partire un cambiamento”, ha proseguito Bajani.

Soffermandosi sul tema della famiglia, lo scrittore ha aggiunto: “Il diritto a sentirsi al sicuro è un diritto di tutti, dentro e fuori dalle famiglie. Viviamo in un Paese dove, se un rapporto familiare è violento o non funziona, si pensa che debba rimanere chiuso e taciuto. Questo è un problema culturale, politico e linguistico che dobbiamo affrontare”, ha spiegato. “Non esiste solo la famiglia tradizionale: le famiglie sono organismi sociali che si trasformano, vivono metamorfosi e devono essere libere di farlo. I ragazzi, più di tutti, hanno capito questo messaggio: la loro attenzione è la conferma che i giovani hanno voglia di leggere e di confrontarsi”, ha detto ancora.

Bajani ha infine difeso la forma del romanzo: “La letteratura non accetta scorciatoie o semplificazioni: nei romanzi non ci sono colpevoli o assolti, ma la possibilità di raccontare la complessità e di accompagnare un cambiamento culturale necessario e per questo sono interessato a questa forma”.

 

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