lunedì, Ottobre 6, 2025
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Apre il nuovo “Museo Casa Kahlo”, scrigno di segreti familiari e memorie intime

AGI – Un nuovo capitolo si apre nella storia di Frida Kahlo, una delle artiste più amate e iconiche del XX secolo. Dopo anni di attesa e silenzio, la famiglia Kahlo ha deciso di condividere con il mondo una parte finora inedita del suo patrimonio e apre ufficialmente al pubblico il Museo Casa Kahlo, situato nel quartiere Carmen di Coyoacán, a pochi minuti dalla Casa Azul, a Città del Messico.

Il nuovo museo occupa l’abitazione che appartenne ai genitori di Frida, Guillermo Kahlo e Matilde Calderón. Un luogo che la giovane Frida conosceva bene: fu qui che trovò rifugio da bambina e poi da adulta, durante momenti delicati della sua vita, lontano dalle luci della ribalta. La casa, dipinta interamente di rosso, “il colore del cuore della famiglia Kahlo”, come ha spiegato la pronipote Mara Romeo Kahlo all’AP, è rimasta nelle mani dei discendenti della famiglia fino a due anni fa.

 

 

La Frida più intima

Il direttore del museo, Adán García, ha sottolineato che lo spazio offre “un approccio più umano” alla figura di Frida. “Qui si vede la bambina che combatteva contro la poliomielite, che amava suo padre, sua madre e che aveva un legame indissolubile con sua sorella Cristina.”

Il rifugio segreto di Frida

Nel seminterrato della casa, descritto come il rifugio segreto di Frida, si trova il microscopio con cui da piccola osservava le ali degli insetti, insieme a una collezione di ex voto dipinti da lei e bambole asiatiche acquistate durante un viaggio a San Francisco. “Era il suo spazio di pace,” ha detto all’AP, Mara Romeo Kahlo, “qui veniva quando litigava con Diego Rivera.”

Tesori inediti e murales nascosti

Tra le scoperte più sorprendenti c’è una serie di murales floreali dipinti da Frida stessa nella cucina della casa. Coperti durante lavori di modernizzazione e ora restaurati, i murales accompagnano la scritta “la locanda dei passeri”, un gioco di parole che riflette l’ospitalità caotica e calorosa della famiglia. Non mancano anche tesori inediti come Un Vassoio di Papaveri, una delle prime opere di Kahlo, e uno specchio che l’artista fece realizzare appositamente per una mostra a New York.

Le donne dietro Frida: Matilde e Cristina

Il museo dà anche voce a figure storicamente messe in ombra, come la madre Matilde, la prima a indossare fiori tra i capelli, e la sorella Cristina, “l’altra metà del cuore di Frida”, secondo García. Cristina fu anche una donna impegnata socialmente, fondatrice di un’associazione che aiutava centinaia di madri single a Città del Messico.

Oggetti personali e corrispondenza

Un’intera sezione del museo è dedicata alla corrispondenza della famiglia Kahlo: lettere di Frida impreziosite da baci lasciati con il rossetto rosa messicanoabiti tradizionali finemente ricamati, gioielli preispanici, e persino il bagno originale della casa, che richiama il celebre dipinto What the Water Gave Me (1938).

Il design autentico di David Rockwell

L’architetto David Rockwell, membro del consiglio della Kahlo Foundation, ha collaborato con la famiglia alla progettazione degli spazi espositivi. Con la ricostruzione di elementi come gradini curvi e l’utilizzo di materiali caldi e naturali, Rockwell ha voluto restituire autenticità e atmosfera alla casa.

 

 

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