martedì, Agosto 26, 2025
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“Arene decoloniali”: una settimana di cinema, arte e cultura a Roma

AGI – Dall’8 al 14 settembre appuntamento da non perdere a Roma con “Arene decoloniali“, il primo festival organizzato dalla Ong Un Ponte Per. Una settimana per esplorare attraverso immagini, parole e memorie il passato coloniale e le sue eredità nel presente. Una programmazione intensa e articolata, che intreccia cinema d’autore, letteratura, fotografia e incontri pubblici, in un dialogo aperto tra arti e attivismo, storia e identità.

E’ “Arene decoloniali”, il primo festival organizzato a Roma dalla Ong italiana Un Ponte Per, attiva in Asia sud occidentale e Nord Africa da oltre 30 anni, che prevede la proiezione di 10 tra film, documentari e cortometraggi provenienti da diversi contesti geografici, 6 presentazioni di libri, due mostre fotografiche e un reading bilingue arabo-italiano con accompagnamento musicale, per dare voce alle memorie rimosse e alle resistenze dei popoli colonizzati.

Il festival si svolgerà nel Parco della Torre di Tormarancia, a Roma, grazie al patrocinio del Municipio VIII.

Nel 2025 inoltre ricorre il cinquantesimo anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, figura centrale del panorama culturale italiano ed europeo del Novecento. Alla sua figura e al suo lavoro verrà quindi dedicata una retrospettiva nelle prime due giornate del festival, con un percorso critico attraverso alcune delle sue opere cinematografiche che esplorano il tema dell’alterità, con particolare attenzione al suo rapporto con l’Africa e l’Oriente.

L’iniziativa mira non solo a rileggere criticamente il passato, ma anche a coinvolgere attivamente la cittadinanza in un percorso di memoria collettiva e riflessione decoloniale, che ponga domande urgenti sul nostro presente e sul ruolo delle immagini nella costruzione dell’immaginario culturale.

 

 

A latere del festival, saranno organizzate inoltre due mostre fotografiche. “Patrimonio Scomodo – Memorie di un passato coloniale”, che in 18 pannelli con foto e testi ripercorre la storia della colonizzazione italiana della Libia, curata da Annunziata D’Angelo ed Elisa Russo; e “Il Leone, il Giudice e il Capestro”, che in una ideale prosecuzione del festival sarà allestita dal 16 settembre al 7 novembre presso la Casa della Memoria e della Storia, realizzata in collaborazione con l’Istituto Storico Iconografico dell’Università Roma Tre. La mostra conterrà circa 80 scatti provenienti in gran parte dal fondo Bedendo e documenta la resistenza libica alla colonizzazione negli anni ’30 e la repressione fascista fino all’esecuzione di Omar Al Muktar.

Infine, con l’obiettivo di riconoscere il contributo della cinematografia al movimento decoloniale, Un Ponte Per ha istituito il Premio Arene Decoloniali, che ogni anno premierà uno dei film in rassegna secondo il parere di esperti e del pubblico. Il premio consisterà ogni anno in una opera d’arte appositamente realizzata. 

 

 

 

PROGRAMMA:
– 8 SETTEMBRE

Pasolini & l’Oriente: I’Autore e l’Alterità.

Questa serata è dedicata a uno sguardo critico su alcune opere cinematografiche di Pier paolo Pasolini, in particolare esplora l’immaginario orientale dell’autore, non come semplice esotismo, ma come costruzione autoriale complessa. Attraverso il suo “viaggio in Oriente”, Pasolini interroga l’alterità e riflette sul proprio ruolo di autore europeo. 

Ore 18:30  
Presentazione del libro Orient (to) Express. Film di viaggio, etno-grafie, teoria d’autore con l’autore, il professor Marco Dalla Gassa, esperto di orientalismo, letteratura araba o studi postcoloniali(Università Ca’ Foscari di Venezia). Dalla Gassa presenterà le opere di Pasolini proiettate a seguire in dialogo con il pubblico. 

Ore 20:30  
Cortometraggio: Le mura di Sana’a (Yemen, 1971 | 14’)* 

Pasolini lancia un appello per salvare la città antica di Sana’a, minacciata dalla modernizzazione. Un corto poetico e politico sul legame tra cultura e paesaggio urbano.  

Ore 21:00  
Proiezione del film Il fiore delle Mille e una notte (Italia, 1974 | 129’) 

Ispirato ai racconti orientali, il film intreccia storie d’amore, avventura e desiderio in un mondo fiabesco e sensuale, dove la ricerca dell’altro è anche scoperta di sé. 

– 9 SETTEMBRE:

L’Africa come specchio dell’utopia rivoluzionaria

In questa giornata si esploreranno i limiti e le intuizioni dello sguardo pasoliniano sul “Terzo Mondo”. Pasolini parla dell’Africa e per l’Africa, ma da un punto di vista esterno, benché empatico e politicamente impegnato.  

Ore 16:00 
Human Library con l’Associazione Movimento Italiani Senza Cittadinanza e la scuola popolare Shangai.   

Ore 20:00  
Incontro introduttivo alla visione con il professor Vito Varricchio, (storia dell’Africa), in dialogo con Lorenzo Teodonio, storico per passione, autore di Razza Partigiana, studioso di critica decoloniale.  

Ore 21:00  
Proiezione del film Appunti per un’Orestiade africana (Italia, 1970 | 65’). Film-saggio in forma di appunti visivi, in cui Pier Paolo Pasolini immagina una possibile trasposizione dell’Orestiade di Eschilo nell’Africa postcoloniale, intrecciando appunti visivi, musica e riflessioni politiche sul continente come spazio mitico e rivoluzionario. 

 – 10 SETTEMBRE:

Patrimonio artistico e ri-significazioni

Ore 18.30  
Presentazione della iniziativa “Echi da Dogali” con Giulia Grechi e l’Associazione Tezeta; a seguire presentazione a cura di Rosa Anna Di Lella sulle collezioni dell’ex Museo Coloniale e sulle attività del Museo delle Civiltà (MUCIV). Con la collaborazione della Rete Yekatit12-19febbraio. 

Ore 21:00 
proiezione di Abandon de poste di Mohamed Bouhari (Marocco / Belgio, 2010 | ca. 15) Confronto silenzioso tra una guardia giurata e una statua africana a grandezza naturale: la prima di turno davanti a un edificio, la seconda incatenata come gli antichi schiavi all’ingresso di una galleria d’arte. Sguardo ironico e disincantato sugli stereotipi del colonialismo e dello schiavismo attraverso le figure dei “nuovi schiavi” della società occidentale. 

Ore 21:30 
Collegamento online con la regista* e proiezione del film Dahomey di Mati Diop (Francia/Senegal, 2024 | ca. 67’).  

Orso d’Oro al Festival int.le del cinema di Berlino, narra la restituzione al Benin di oggetti trafugati del Regno di Dahomey durante la colonizzazione e conservati al Musée du quai Branly di Parigi.  

 

11 SETTEMBRE:

Visioni del rimosso coloniale

Ore 18:30  
presentazione del libro Visioni del Rimosso, con le autrici e autori Daniela Ricci e Micaela Veronesi (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza) in dialogo con Leonardo De Franceschi, Maria Coletti e la Rete Yekatit 12-19 febbraio. 

Ore 21:00 
proiezione del film ADWA – AN AFRICAN VICTORY, del regista Haile Gerima, (Etiopia/USA, 1999 | ca. 90’). Attraverso testimonianze, materiali d’archivio e narrazione storica, il film ricostruisce la battaglia di Adwa (1896), in cui le forze etiopi sconfissero l’esercito coloniale italiano. Un’opera militante che celebra la resistenza africana e la memoria collettiva contro il colonialismo. 

Ore 22:30  
Collegamento con il regista Haile Gerima, in dialogo con Micaela Veronesi e Daniela Ricci (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza), a commento del film e dibattito 

12 SETTEMBRE:
Resistenze Decoloniali

Ore 18:30  
Presentazione e letture di estratti del libro Il Re Ombra di Maaza Mengiste, con l’autrice in collegamento, insieme a Sandro Triulzi (Archivio Memorie Migranti); in collaborazione con la Rete Yekatit12-19febbraio. Modera Soumaila Diawara. 

Ore 21:30  
proiezione del film SEARCHING FOR AMANI (Kenya/USA, 2023 | Regia: Debra Aroko | ca. 87’ | Prodotto da Generation Africa – COE) Quando suo padre viene assassinato, Amani, un ragazzo di 13 anni, inizia a filmare per dare voce al proprio dolore e cercare risposte. Il documentario segue il suo percorso tra lutto, memoria e giustizia, offrendo uno sguardo intimo e coraggioso sulla violenza rurale in Kenya e sulla resilienza giovanile. 

13 SETTEMBRE:
Decolonizzare la scuola 

Ore 19:00  
Presentazione del libro “Tra i Bianchi di scuola” di Espérance Hakuzwimana insieme a Daniela Ionita del Movimento italiani senza cittadinanza, lo scrittore Christian Raimo, in collegamento, l’artista Takoua Ben Mohamed, e Angela Mona del gruppo di lavoro educazione Un Ponte Per. 

Ore 21:30  
Proiezione del film A.O.C di Samy Sidali (2022, Francia | ca. 18′) in cui Latefa e i suoi due figli, Walid e Ptissam, consigliati dall’amministrazione, francesizzano i loro nomi quando acquisiscono la cittadinanza francese. Il film è ispirato a una storia vera.  

A seguire il film Soleil Ô (Mauritania/Francia, 1970 | 98’) di M. Hondo. Un immigrato africano riesce ad arrivare a Parigi, si scontra con l’indifferenza, il rifiuto, l’umiliazione e il razzismo; presentazione del film a cura di Micaela Veronesi e Daniela Ricci (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza). 

Proiezione del cortometraggio MUNA (Regno Unito, 2023 | 19′) 
Muna, tredicenne britannico-somala, desidera partecipare alla gita scolastica. Prima della partenza, riceve la notizia della morte del nonno in Somalia. Durante il funerale scopre attraverso la musica tradizionale (l’oud) una nuova parte della propria identità e delle proprie radici. 

14 SETTEMBRE:

Tra poesia e memoria: testimonianze della colonizzazione italiana in Libia

Ore 18:00  
Introduzione a cura di UPP e presentazione delle poesie tradotte dal libico all’italiano del poeta Fadil al Shalmani, deportato a Favignana, le poesie saranno interpretate dal regista, giornalista e sceneggiatore Khalifa Abo Khraisse e dall’attrice Valbona Kunxhiu, accompagnati dalla proiezione del cortometraggio La terra dei padri di Francesco Di Gioia. A seguire, presentazione del libro Il mio solo tormento – Canto di el Agheila, di Rajab Abuhweish, scritto nel campo di concentramento italiano in Libia di El Agheila, con letture di Mario Eleno, Manuela Mosè (curatori dell’edizione italiana del poema). Durante le letture ci sarà un contributo musicale di Luca Chiavinato, musicista che ha contribuito alla colonna sonora del film “L’ordine delle cose”.   

Ore 20:30  
Colonialismo di ieri e Migrazioni di oggi 

Introduzione al film “L’ordine delle cose” con Giulia Torrini, presidente di Un Ponte Per; Marina Pierlorenzi, presidente ANPI Roma; Papia Aktar, responsabile migrazioni ARCI Roma e Silvano Falocco, Rete Yekatit12-19Febbraio, Ass. Tezeta. 

Ore 21:15 Consegna del Premio “Arene Decoloniali” 
Premiazione del film in rassegna che maggiormente abbia contribuito a colmare il rimosso della memoria coloniale 

Ore 21:30  
Proiezione del film L’ordine delle cose di Andrea Segre, 2017, 115’ 

Un funzionario ha il compito di arginare l’immigrazione clandestina dalla Libia ma il suo viaggio ha un esito inatteso.  

Per maggiori informazioni:
https://unponteper.it/it/arene-decoloniali/
IG: @arene_decoloniali

 

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