AGI – Carla Zambelli, la deputata brasiliana di origini italiane ricercata dall’Interpol per una condanna a dieci anni di carcere in Brasile, è stata fermata a Roma e si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Conferma dell’arresto
Lo confermano all’AGI fonti di polizia. Zambelli, membro del partito dell’ex presidente Jair Bolsonaro, ha la cittadinanza italiana ed è stata condannata in Brasile per l’hackeraggio del sistema informatico del Consiglio nazionale di giustizia.
Chi è Carla Zambelli
Vicina all’ex presidente Jair Bolsonaro, nata in Brasile, Zambelli possiede anche la cittadinanza italiana. È stata deputata federale per il Partito Liberale (PL), distinguendosi per posizioni radicali e per il suo attivismo sui social media.
Nel maggio 2025, Zambelli è stata condannata dal Tribunale Supremo Federale del Brasile a dieci anni di reclusione per aver orchestrato un attacco informatico contro il sistema del Consiglio Nazionale di Giustizia (CNJ). L’azione, parte di una campagna di disinformazione durante le elezioni presidenziali del 2022, mirava a falsificare documenti ufficiali, tra cui un mandato d’arresto contro un magistrato.
Nella lista dei ricercati dall’Interpol
Dopo la condanna, Zambelli ha lasciato il Brasile attraversando il confine con l’Argentina e successivamente si è trasferita negli Stati Uniti, prima di stabilirsi in Italia. Il 5 giugno 2025, il suo nome è stato inserito nella lista dei ricercati internazionali dell’Interpol (Red Notice). Nonostante iniziali dichiarazioni in cui affermava di essere “intoccabile” in quanto cittadina italiana, è stata arrestata a Roma su segnalazione del deputato italiano Angelo Bonelli.
Zambelli aveva manifestato l’intenzione di candidarsi alle elezioni italiane del 2027, ma tale progetto è stato successivamente accantonato.
