AGI – È l’Italia che cresce e vince, è l’Italia dei giovani dell’atletica leggera, il futuro che guarda prima a Los Angeles 2028 e soprattutto a Brisbane 2032, le prossime due edizioni delle Olimpiadi. Nelle precedenti 27 edizioni dei Campionati europei under 20, l’Italia non aveva mai vinto il medagliere. Lo ha fatto quest’anno, alla numero 28, a Tampere in Finlandia, uno dei Paesi che ha lunga tradizione sia negli sport freddi ma anche nella ‘regina degli sport’.
Trionfo italiano ai campionati europei under 20
La spedizione italiana ha conquistato 14 medaglie, le stesse della Spagna, ma un oro in meno, e una in meno della Gran Bretagna. Sei sono stati gli azzurrini che sulla pista e pedane del ‘Ratinan Stadion‘ si sono laureati ‘Campioni d’Europa‘, uno in più rispetto al precedente limite di cinque, quello del 2019 a Boras in Svezia quando i podi complessivi furono undici. In questa rassegna da sempre termometro per ogni Nazione e che fino a Salonicco ’91 dominata dai sovietici, tedeschi dell’Est e occidentali, l’Italia sale a 154 medaglie in 28 edizioni.
Medaglie e record: un’edizione storica
Solo una volta l’Italia non aveva conquistato medaglie, alla prima edizione, quella di Colombes (Francia) nel 1970. Il punto più basso a Grosseto 2001 con una sola medaglia. Quella di Tampere è stata un’Italia meravigliosa con tante eccellenze, una su tutte, Kelly Doualla che rientra in patria con due ori, quello fantastico ed incredibile dei 100 metri e quello della 4×100. La sprinter lombarda, 15 anni e 9 mesi, ancora inserita nella categoria allieve fresca del primato europeo under 18 e del record italiano fino alla categoria under 20 con 11″21, in Finlandia ha vinto con 11″21 per poi trascinare le compagne di squadra, Alice Pagliarini, Elisa Valensin, Margherita Castellani, al trionfo nella staffetta veloce con lo straordinario crono di 43″72 davanti alla Gran Bretagna (43″98).
“Questo oro ha un gusto diverso, è molto più bello vincere insieme a loro che farlo da sola – ha affermato Doualla -. Sì, è meglio del mio titolo dei 100. Molta più adrenalina e molta più carica. Loro tre hanno fatto frazioni potentissime e sapevo che avremmo vinto, ero sicura che l’avremmo vinta”. È stato l’Eurojunior della clamorosa affermazione nel triplo di Francesco Crotti atterrato a 15,93 metri per il primato personale migliorato di sette centimetri. Il triplista lombardo di 18 anni, già argento europeo allievi lo scorso anno, ha vinto 32 anni dopo Paolo Camossi.
Squalificato il francese, secondo classificato, Emmanuel Idinna per scarpe irregolari. Il podio è stato riscritto con argento al turco Emre Colak (15,75) e bronzo al bulgaro Zinga Barbosa Firmino (15,71). Restando al triplo, in apertura di rassegna, Erika Saraceni aveva lasciato il suo sigillo atterrando a 14,24, nuovo record dei Campionati. A soli 12 minuti dall’oro di Crotti è arrivato quello, altrettanto strepitoso, di Matteo Togni nei 110 ostacoli che con 13″27 ha tolto il record italiano vecchio di dodici anni a Lorenzo Perini che aveva corso tre centesimi in più. Il 19enne bergamasco, al primo titolo continentale junior dell’Italia sugli ostacoli alti, ha preceduto il bulgaro Hristiyan Kasabov (13″31).
Nei 200 metri aveva trionfato Diego Nappi. Un doppio argento è arrivato dalla marcia. Da sempre la specialità del ‘tacco-punta’ – il presidente di World Athletics, Sebastian Coe non sarebbe proprio un amico della disciplina che ha reso grande proprio l’Italia -, a Tampere secondo posto per Giuseppe Disabato e Serena Di Fabio nei 10.000 metri. Gara difficile ma poi risolta con un meritato argento per Daniele Inzoli nel salto in lungo. Cinque le medaglie d’argento, tutte nell’ultima giornata. Dai lanci è arrivato il bronzo nel peso di Anita Nalesso con 15,62. La diciottenne veneta si trova in testa per due turni e poi al secondo posto provvisorio fino all’ultimo lancio dell’ucraina Anhelina Shepel che la scavalca per la seconda miglior misura (15,30 contro 14,72). Oro alla greca Maria Rafailidou con 16,16. L’unica pesista azzurra sul podio agli Europei U20 era stata Assunta Legnante, bronzo nel 1997 a Lubiana. Esulta per il bronzo negli 800 metri, Lorenza De Noni, terza con grinta in 2’01″286 sorpassando nel finale una delle principali favorite, la spagnola Marta Mitjans che è quarta in 2’01″90, con il titolo per la tedesca Jana Marie Becker (2’01″67) seguita dalla slovena Ziva Remic (2’01″76).
A soli sedici anni è di bronzo Alessia Succo nei 100 ostacoli, con una dimostrazione di carattere e di talento in 13″32 contro atlete più grandi anche di tre anni: oro alla svizzera Jil Sanchez (13″24), argento alla francese Melissa Benfatah (13″29). Si chiude con i due splendidi bronzi delle staffette 4×400 a cominciare da Francesca Meletto, Laura Frattaroli, Alice Caglio e Giulia Macchi in 3’34″65 dopo aver lottato anche per il titolo, dietro a Francia (3’33″56) e Germania (3’34″35). Tra gli uomini Destiny Omodia, Daniele Salemi, Diego Mancini e Simone Giliberto si prendono il terzo posto con 3’07″39 in rimonta sulla Germania (quarta) nella gara vinta dalla Repubblica Ceca (3’05″79) sulla Spagna (3’06″83). L’Europeo under 20 ritornerà fra due anni, a Bydgoszcz in Polonia, mentre nel 2026 ci sarà il Mondiale di categoria all’Hayward Field di Eugene negli Stati Uniti.