AGI – Una quarantina di persone è rimasta ferita, quattro delle quali in modo grave, nell’attacco compiuto con un drone vicino a Binyamina, a sud di Haifa. Secondo fonti militari citate dai media israeliani, due velivoli senza pilota sono partiti dal Libano e hanno raggiunto Israele volando sul Mediterraneo. Uno è stato intercettato in mare, mentre l’altro è riuscito a “penetrare in profondità” in territorio israeliano senza che suonassero le sirene di allarme e ha colpito. Secondo il canale saudita “Al-Hadath” il drone “ha lanciato un missile prima di esplodere”. Se fosse vera, sarebbe la seconda volta che accade: a maggio Hezbollah aveva attaccato la regione di Metula, con un drone equipaggiato con missili S5 lanciati prima che il velivolo si “suicidasse” precipitando sul suo obiettivo.
Nelle stesse ore, cinque bambini palestinesi sono stati uccisi e altri feriti in un attacco di droni israeliano a ovest del campo profughi di Al-Shati, a nord di Gaza City, ha riferito l’agenzia di stampa palestinese Wafa, precisando che il gruppo di bimbi è stato ucciso mentre stava giocando intorno al Ghaban Cafe.
Dagli Usa a Israele il sistema antimissile Thaad
Il Pentagono ha annunciato che invierà il sistema di difesa missilistica Thaad a Israele in chiave anti-Iran. Insieme al sistema di difesa missilistico Thaad, gli Usa invieranno “equipaggio associato di personale militare statunitense in Israele per aiutare a rafforzare le difese aeree di Israele dopo gli attacchi senza precedenti dell’Iran contro Israele il 13 aprile e di nuovo il primo ottobre”, ha affermato in una dichiarazione il portavoce del Pentagono Pat Ryder.
Alcune ore prima dell’annuncio del Pentagono, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi aveva scritto un post su X sulle armi inviate dagli Usa a Israele. “Gli Stati Uniti hanno consegnato una quantità record di armi a Israele. Ora stanno anche mettendo a rischio la vita dei loro soldati schierandoli per gestire i sistemi missilistici statunitensi in Israele”.