AGI – Barbecue e “big beautiful bill”. Hotdog e manifestazioni in piazza “contro il tiranno”. Il 4 luglio americano, giorno in cui si celebra l’indipendenza degli Stati Uniti, sarà unificante e divisivo come mai nella storia recente. Alle 16, quando in Italia saranno le 22, il presidente Donald Trump apporrà la sua firma al “One Big Beautiful Bill”, l’ampio pacchetto legislativo che estende i crediti fiscali, detassa le mance e gli straordinari, garantisce corposi sgravi ai miliardari e alle corporation e prevede tagli a Medicaid, il sistema federale di assistenza sanitaria per le fasce deboli, e cancella gli aiuti alimentari per le persone bisognose, inclusi i bambini.
La legge, contestata dai Democratici e applaudita dai Repubblicani, include 46,5 miliardi di dollari per mettere in sicurezza il confine e 30 miliardi per finanziare l’agenzia dell’immigrazione, ma secondo i calcoli degli analisti garantirà la perdita di assistenza sanitaria per oltre dodici milioni di americani, oltre ad aumentare di 3.400 miliardi il deficit federale nei prossimi dieci anni. Di questa legge finanziaria che ha diviso l’America, secondo i suoi critici, in ricchi e poveri, immigrati e cittadini, c’è anche il senso di un 4 luglio diverso dal passato.
Gli slogan saranno “Free America” e “No Kings 2.0”, e si terranno letture pubbliche della Dichiarazione d’Indipendenza e boicottaggi commerciali verso le catene che hanno appoggiato il presidente. Secondo un sondaggio di cui ha parlato Foxnews, solo il 36 per cento dei Democratici si dichiara attualmente orgoglioso per la nazione, contro l’85 per cento dei Repubblicani.
Mentre un rilevamento Harris sostiene che quattro adulti su dieci progettano o sognano di lasciare gli Stati Uniti. Tra i giovani la percentuale sale al 63 per cento. L’American Dream al contrario: fuggire. Un editoriale del Los Angeles Times ha definito l’ultimo anno “molto difficile”, mettendo in dubbio il futuro delle istituzioni, ma esprimendo anche la speranza nella capacità americana di riprendersi. Intanto Trump, sull’onda dei successi ottenuti nella politica interna, ha annunciato l’invio di lettere a partner commerciali con nuovi dazi tra il 10 e il 70 per cento che potrebbero entrare in vigore l’1 agosto. Sarà il giorno in cui il tycoon rivendicherà la sua ennesima vittoria – la firma della legge fiscale è un suo successo personale – ma non quello dei passi avanti per la risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina, dopo la telefonata fredda avuta alla vigilia con il presidente russo Vladimir Putin. Ma, al netto della politica interna e internazionale, ci sarà ampio spazio per le celebrazioni in linea con la tradizione americana: un maxi spettacolo di fuochi d’artificio con 50 mila spettatori è atteso in serata a Houston, Texas, ma lo show pirotecnico verrà ospitato in ogni città, incluse Washington e New York dove le misure di sicurezza sono state rafforzate per evitare incidenti e attacchi di gruppi estremisti. Uniti o divisi, gli americani sono in viaggio da ore.
La tradizionale gara degli hot dog
Secondo il sistema dell’agenzia federale dei trasporti, sono 72,2 milioni i viaggi interni, considerando gli spostamenti in auto e con gli aerei, per cui il conto delle persone coinvolte può essere moltiplicato almeno per due, se non tre. In una giornata con temperature che, in alcune aree del Paese, supereranno i quaranta gradi, aumentando il rischio di incendi, l’evocata resilienza americana a vedere sempre il lato positivo delle cose avrà il suo momento simbolo a Coney Island, da Nathan’s Famous, all’angolo tra Surf e Stillwell Avenue, per la tradizionale gara degli hot dog, che premierà il campione e la campionessa in grado di mangiare più hotdog nel minor tempo possibile. Il record da battere resta quello di Joey ‘Jaws’ Chestnut, 41 anni, sedici volte campione, capace di divorare nel 2021 ben 76 hotdog in dieci minuti. Il suo principale avversario sarà Patrick Bertoletti, vincitore l’anno scorso con 58 hotdog. Anche le donne si difendono: Miki Sudo ha trionfato nell’edizione 2024 mangiandone 51, sempre in dieci minuti. Cercherà la sua undicesima vittoria, nel giorno dell’Indipendenza americana e, per tutti i divoratori in gara, dell’indipendenza dai sensi di colpa e della paura di mettere qualche chilo di troppo.
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