martedì, Maggio 14, 2024
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BARBIE DIVENTA “DOLL THERAPY” PER I MALATI DI ALZHEIMER

Il fenomeno Barbie travalica i confini del semplice intrattenimento, diventando una “doll therapy” per i malati di Alzheimer della RSA San Raffaele di Campi Salentina (Lecce)

“La reazione degli ospiti è stata sorprendente, oltre ogni possibile aspettativa” racconta Irene Patruno, educatrice professionale della residenza. Una scelta fatta all’interno del laboratorio di Doll Therapy dove i pazienti del nucleo Alzheimer hanno la possibilità di scegliere con quale bambola giocare tra le diverse presenti.

“Giocare con le Barbie non è stato e non sarà mai come giocare con altre bambole. In effetti, chi giocava con le Barbie spesso non giocava affatto con le altre bambole. I pazienti che l’hanno scelta, sempre diffidenti durante le sedute precedenti, avevano indubbiamente un background personale legato alla bambola più famosa del mondo, tanto che hanno cominciato a relazionarsi con lei come se non avessero mai smesso di farlo, improvvisando acconciature, cambi d’abito e dialoghi forse mai davvero dimenticati”, ha spiegato ancora la manager.

Terapie non farmacologiche
Curare o dare sollievo anche con una bambola e senza l’uso di medicinali è possibile, e il laboratorio RSA ha dimostrato proprio questo: “La doll therapy, o doll therapy, è uno dei cosiddetti interventi non farmacologici utilizzati nella cura delle demenza ”, ha spiegato la dott.ssa Maria Giovanna Pezzuto psicologa della RSA del Salento: “Il contatto visivo e corporeo, la manipolazione tattile e il dialogo con la bambola possono stimolare i processi cognitivi e la memoria, facilitare il dialogo, le capacità relazionali, il rilassamento e i processi emotivi, diminuire i disturbi comportamentali e del sonno , irritabilità e senso di depressione”.

Il sorriso dei pazienti, nella nebbia della patologia
Sono i sorrisi delle anziane ospiti che scaldano il cuore quando si vedono vederle interagire con le Barbie, rendendole anche molto più collaborative rispetto ad altre terapie. Giornate rosa shocking per loro, mentre pettinano le Barbie, facendola viaggiare a bordo di una spider o viaggiando con loro nel camper tanto amato dalle “bambine” di tutte le età. Tenerissimo l’episodio riportato da un’operatrice che ha detto a una paziente “ma quanto sei bella” e lei ha risposto: “ma certo, lo so”, accarezzando la piccola icona bionda che teneva tra le mani.

Che cosa è demenza senile
È una malattia neurodegenerativa del cervello che provoca una graduale e irreversibile riduzione delle facoltà cognitive, la forma più comune è l’Alzheimer. Il WorldAlzheimer’s Report parla di 46 milioni di persone colpite nel mondo nel 2015, che saliranno a oltre 131,5 milioni nel 2050. È una malattia golosa che prende di tutto e di più. Chi ne è affetto vive una vita parallela, perde la percezione del tempo, dello spazio, delle distanze. Svanisce. E questo, a differenza di quello di Barbie, è un film che non vorremmo mai vedere.

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