martedì, Luglio 8, 2025
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Bayesian affondato dai “troppi errori umani”. La tempesta è stata una concausa

AGI – Il Bayesian sarebbe già stato inclinato di 15 gradi e l’acqua sarebbe entrata al suo interno ancora prima che la violenza della tempesta raggiungesse il culmine. La tempesta, quindi, potrebbe essere stata una concausa dell’affondamento del veliero del magnate inglese Mike Lynch, morto quella notte del 19 agosto al largo di Porticello assieme a sua figlia Hannah, ai coniugi Bloomer, e Morvillo e al cuoco Recaldo Thomas, unico membro dell’equipaggio a perdere la vita.

I consulenti tenici della procura di Termini Imerese – che conduce l’indagine per naufragio – da oltre 10 giorni hanno a disposizione il relitto, portato in superficie da Tmc Marine e piazzato sul molo di Termini Imerese. Dalle prime analisi lo scafo non presenta falle che avrebbero potuto compromettere la stabilità con il mare in tempesta.

I pubblici ministeri con l’allora procuratore capo Ambrogio Cartosio, nel frattempo andato in pensione, nel corso di una conferenza stampa avevano sostenuto che dai primi accertamenti (già allora) sarebbe emersa “una incredibile sequela di errori umani“.

La tesi – su cui ancora si indaga – è quella secondo cui se il superyacht fosse stato in piena efficienza, con il motore acceso, l’ancora sollevata e fossero stati attuati i protocolli standard, l’affondamento sarebbe stato improbabile. Al vaglio degli inquirenti inoltre i dati e le immagini degli impianti di videosorveglianza recuperati per cercare di capire se e perché il vascello fosse già pericolosamente inclinato prima di affondare e da dove possa avere incominciato a imbarcare acqua, fino a comprometterne la stabilità. Con l’accusa di naufragio sono indagati il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia quella notte Matthew Griffiths. 

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