sabato, Luglio 27, 2024
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Blinken: “Se Hamas rifiuta accordo, sarà responsabile”

AGI – Prosegue il tour in Medio Oriente del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, impegnato nell’ottava missione nella regione da quando è iniziata la guerra di Israele contro Hamas a Gaza. Il capo della diplomazia americana sta facendo pressioni, insieme a Qatar ed Egitto, affinché lo Stato ebraico e il gruppo militante palestinese raggiungano un accordo per una tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi.
In merito alla proposta sul tavolo, presentata dieci giorni fa dal presidente Joe Biden e approvata ieri dal Consiglio di Sicurezza Onu, Blinken ha fatto sapere che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha “riaffermato il suo impegno nel portarla a superare il traguardo”. Il capo di governo deve affrontare una forte opposizione interna dell’estrema destra, che si oppone strenuamente allo stop dei combattimenti a Gaza.
Da parte di Hamas l’accoglienza positiva del voto delle Nazioni Unite “è un segnale di speranza, proprio come era piena di speranza la dichiarazione rilasciata dopo che il presidente aveva presentato la sua proposta 10 giorni fa”, ha ricordato il segretario di Stato, sottolineando tuttavia che “non è conclusiva”.

 

“La parola che arriva da Gaza e dalla leadership di Hamas a Gaza è quello che conta, ed è quello che non abbiamo. Aspettiamo la risposta di Hamas” (Blinken)

 

Un funzionario governativo ha fatto sapere che la proposta consente a Israele di soddisfare gli obiettivi di guerra. Tuttavia, come hanno sottolineato i mediatori, nessuna delle parti in campo ha ancora fornito una risposta ufficiale. In Israele il capo della diplomazia Usa ha visto anche i leader dell’opposizione Benny Gantz e Yair Lapid per discutere dell’accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza e della tensione al confine settentrionale con il Libano. Il faccia a faccia arriva due giorni dopo l’addio di Gantz al gabinetto di guerra, con l’accusa a Netanyahu di “impedire di progredire verso una vera vittoria”.

 

 

In agenda anche l’incontro con il premier palestinese Mohammad Mustafa: il rappresenta di Washington “ha accolto con favore gli annunci di riforma da parte dell’Autorità nazionale palestinese” e ha discusso la necessita’ di “un’attuazione coerente di tali riforme per realizzare le aspirazioni dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza”. Blinken ha preso parte a un vertice d’emergenza in Giordania indetto con urgenza per affrontare la situazione umanitaria a Gaza sempre più drammatica. Il dipartimento di Stato Usa ha promesso “altri 404 milioni di dollari in aiuti per sostenere i civili palestinesi a Gaza, in Cisgiordania e nella regione, portando l’assistenza totale Usa a oltre 674 milioni di dollari negli ultimi otto mesi”. 

 

 

 

 

 

 

 

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