mercoledì, Giugno 25, 2025
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C’è anche un po’ d’Italia nelle forze armate statunitensi

AGI – C’è un pezzo di Italia anche nelle forze armate statunitensi. La società genovese Racing Force Group, qualche mese fa, si è infatti aggiudicata un contratto con Lift Airborne Technologies per la produzione delle calotte in carbonio dei caschi ad ala fissa di ultima generazione in uso presso l’Aeronautica militare USA.

Diversificazione industriale e difesa

Per l’azienda, specializzata nei prodotti di sicurezza per il motorsport, si tratta dell’inizio delle vendite di equipaggiamenti destinati al settore della difesa e di un concreto passo avanti nella diversificazione industriale. Una scelta che, oggi, si rivela più che lungimirante.

Scenario geopolitico e investimenti

Il vertice NATO di questi giorni nei Paesi Bassi, infatti, apre un nuovo scenario per il comparto militare in tutto il mondo, con la possibilità concreta di un incremento al 5% del PIL, entro il 2035, da destinare alla spesa nella difesa e sicurezza da parte dei Paesi aderenti all’Alleanza, e in particolare degli Stati europei in modo da allinearsi al budget messo in campo dagli Stati Uniti. Non a caso i titoli del settore sulle Borse europee hanno registrato forti rialzi, a cominciare dal colosso britannico Babcock, schizzato al 12% a Londra dopo l’annuncio di Keir Starmer secondo cui il Regno Unito acquisterà 12 caccia F35A con capacità di lancio di armi nucleari.

Opportunità per le Pmi italiane

Il potenziamento della difesa a livello mondiale sicuramente avrà ricadute positive non solo su grosse realtà come LeonardoBabcock o la tedesca Rheinmetall, ma anche su società più piccole come, appunto, Racing Force, che potranno mettere a frutto le loro competenze settoriali nell’indotto militare e della sicurezza.

Tecnologia italiana per l’aviazione

Non a caso Stephane Cohen, Co-Ceo di Racing Force, ha evidenziato come l’ordinativo da Lift Airborne Technologies costituisca “un momento storico per il nostro gruppo e per la strategia di diversificazione che si affianca al nostro core business. Si tratta del culmine di un percorso iniziato anni fa, che ci ha visti coinvolti in qualità di partner tecnologici per la realizzazione delle calotte in carbonio, adattando al mondo dell’aviazione il know-how acquisito con i caschi Bell Racing per la Formula 1 e le altre discipline motoristiche. I nostri ambiziosi investimenti su questo fronte si stanno adesso concretizzando, in uno dei settori dai requisiti ingegneristici più avanzati al mondo”.

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