AGI – Il tam tam all’interno della Lega è iniziato dopo l’esito del voto in Toscana, ma anche prima delle elezioni la richiesta era già sul tavolo: i presidenti di Regione e molti ‘big’ del partito chiedono sotto traccia – e potrebbero farlo pubblicamente nelle prossime ore – che non ci siano più ‘strutture parallele’, che si metta uno stop ai ‘team’ di Vannacci. “La Lega deve essere una sola. Passiamo la metà del tempo – spiega un senatore del partito di via Bellerio – a districarci tra i contenziosi che scoppiano sul territorio…”.
I ‘Vannacci Team’ del Movimento ‘Il mondo al contrario’ sono sparsi su tutta Italia. L’occasione per una discussione ampia all’interno del partito sul dossier ci potrebbe essere martedì. Consiglio federale convocato. A Milano, “per dare un segnale al Nord”, dice un esponente di primo piano. E “in presenza”, l’invito recapitato. All’ordine del giorno l’esame delle proposte della Lega sulla Legge di bilancio 2026, delle proposte di legge Lega sulla sicurezza e sulla presenza Islam, sulla sicurezza, in vista di un nuovo decreto immigrazione.
“Si procederà inoltre – si legge nella convocazione – all’analisi delle elezioni regionali svolte e delle campagne elettorali in Campania, Puglia e Veneto, all’approvazione dei regolamenti, dei dati del tesseramento 2025″ e alla programmazione della manifestazione del 14 febbraio.
L’intenzione di diversi partecipanti è di porre il ‘tema Vannacci’. E “di risolverlo”, dice un altro dirigente. Con una soluzione studiata insieme al segretario Salvini, “non certamente contro di lui”, aggiunge la stessa fonte. Gli alleati della Lega sono alla finestra. Sulla Toscana ieri si è soffermato anche il responsabile dell’organizzazione di Fdi, Giovanni Donzelli.
“Non mi permetto di valutare le dinamiche di altri partiti, sicuramente quando Salvini ha seguito in prima persona la campagna elettorale la Lega faceva altri risultati, ma massimo rispetto per la Lega e le loro dinamiche”, ha sottolineato. “Speriamo sia solo una battuta d’arresto: il nostro interesse è che la Lega resti una forza forte nella coalizione”, ha sostenuto un altro ‘big’ di Fratelli d’Italia Francesco Filini.
C’è chi sostiene che il vicepremier leghista abbia capito la necessità di un cambio di rotta con l’obiettivo di ‘ridimensionare’ Vannacci; chi, invece, spiega che il Generale abbia avuto rassicurazioni dal leader. Il segretario punta alla compattezza e tornerà a chiedere unità e che tutti remino nella stessa direzione, osserva un deputato.
“Quello di Vannacci – sottolinea all’Agi il senatore Claudio Borghi – è un falso problema, non succederà nulla. In Toscana c’è stato un problema con il listino bloccato, ma è stato lui a prendersi le responsabilità. Non è che crea ostacoli alle altre regioni. Quando poi si faranno le liste elettorali potrebbe avere una ‘quota’ non vedo qual è il nodo”.
“L’errore è che la Lega è forte e vincente quando parla di autonomia, federalismo e territorio e valorizza gli amministratori”, argomenta il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari, “la Toscana è una regione che comunque aveva la sua classe dirigente che in questa campagna elettorale è stata estromessa”.
“Non mi riconosco in una Lega triste e arrabbiata. La Lega è altra cosa: il buon governo di Giorgetti, il buon governo di Zaia”, dice il senatore Massimo Garavaglia. “La Lega deve continuare a essere il partito della gente. Forse bisogna rivedere qualcosa in questo ambito”, l’affondo di Attilio Fontana.
“Penso che il partito debba avere bisogno di persone come Luca Zaia”, afferma il presidente della Lombardia riferendosi al governatore che non correrà per la riconferma ma dovrebbe restare in Veneto. Anche se pubblicamente non ha sciolto il nodo sulla possibilità di presentarsi come capolista. Anzi il ‘Doge’ sul no al suo nome sul simbolo è stato ‘tranchant’, “se sono un problema vedrò veramente di crearlo questo problema”. Una delle battaglie che si giocheranno in campagna elettorale sarà quella dell’autonomia differenziata ma l’ipotesi è che le intese sulle materie non Lep con le Regioni che ne hanno fatto richiesta si chiuda dopo le Regionali, anche se si spinge per il si’ prima del varo della legge di bilancio.
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