giovedì, Settembre 25, 2025
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

C’è un legame tra i vulcani Santorini e Kolumbo

AGI – La condivisione di una camera magmatica tra i vulcani Santorini e Kolumbo potrebbe spiegare l’episodio sismico di oltre 30 giorni che nel gennaio 2025 ha scosso la Grecia. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati del Centro tedesco di ricerca per le geoscienze (GFZ Helmholtz Centre for Geosciences) e del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research, di Kiel. Il team, guidato da Marius Isken e Jens Karsten, ha analizzato mesi di osservazioni satellitari volte a misurare il rigonfiamento del terreno. I risultati, commentano gli esperti, potrebbero avere implicazioni per il futuro monitoraggio delle catastrofi naturali.

Terremoti a Santorini e l’attività vulcanica

All’inizio del 2025, riportano gli esperti, uno sciame di terremoti ha colpito l’isola di Santorini e le autorità greche hanno dichiarato lo stato di emergenza. Da allora, i ricercatori si sono chiesti se il movimento fosse correlato o meno all’attività vulcanica. Gli autori hanno esaminato la sismicità insieme ai dati di deformazione di Santorini e dell’area circostante risalenti a mesi prima e durante la serie di terremoti del 2025.

Connessione tra Santorini e Kolumbo

L’indagine ha rivelato che Santorini e Kolumbo, situati a 7 chilometri di distanza e sott’acqua, condividono probabilmente la stessa riserva di magma e potrebbero competere in determinati periodi di intensa attività vulcanica. Nello specifico, quando la camera magmatica di Santorini si riempiva, quella di Kolumbo si svuotava.

Trasferimento di magma e sciami sismici

A partire da luglio 2024 circa e per i mesi precedenti l’episodio sismico, la camera magmatica di Santorini si stava gonfiando a una profondità di 3,8 chilometri, secondo le stime degli autori. Dopo il 27 gennaio, hanno osservato il trasferimento di magma da 7,6 chilometri sotto Kolumbo, il che potrebbe aver provocato lo sciame sismico.

Meccanismi di magma condiviso

Gli autori osservano che un simile meccanismo di magma condiviso è stato proposto anche nei vulcani delle Hawaii, dell’Islanda e della Kamchatka. Il monitoraggio di questi complessi sistemi di coinvolgimento del magma, concludono gli autori, è fondamentale per prevedere futuri disastri naturali.

 

 

 ​ Read More 

​ 

VIRGO FUND

PRIMO PIANO