AGI – Pioggia battente e fango tra gli stand di birra e panini: una cornice che ricorda Woodstock. Solo che sul palco, invece di Santana e Jimi Hendrix, ci sono Nicola Fratoianni , Angelo Bonelli, Riccardo Magi, Giuseppe Conte ed Elly Schlein, ospiti della prima festa nazionale di Alleanza Verdi e Sinistra. È la prima volta che i progressisti si ritrovano sullo stesso palco dopo la Piazza di Santi Apostoli, quella convocata il 18 giugno contro l’autonomia differenziata e il premierato. In quel caso, non ci fu la foto dei leader assieme sul palco.
In questa occasione, i leader non si sottraggono, nonostante la moderatrice del dibattito, Serena Bortone, avverta: “Le foto non portano bene al centro sinistra”. Sia chiaro: non si tratta del campo largo, non ancora: Matteo Renzi e Carlo Calenda non sono stati invitati dagli organizzatori di Alleanza Verdi e Sinistra. Il percorso di allargamento al centro appare ancora lungo, a livello nazionale.
Maggiori speranze gli alleati potenziali ripongono nelle tre regioni al voto in autunno. In Umbria ed Emilia-Romagna, dove il fronte larghissimo è già stato predisposto. Ma anche in Liguria, dove c’è da sciogliere ancora il nodo Matteo Renzi. Speranza alimentata, scaramanticamente, anche dalla pioggia che scende sul parco e che fa dire a Nicola Fratoianni, “Coalizione bagnata coalizione fortunata e piove governo ladro. Fatemelo dire”.
L’ironia viene meno quando si parla di alleanze. “Vorremmo che chi è qui questa sera fosse l’anima dell’alternativa a chi ci governa”, osserva. Ed Elly Schlein approva, aggiungendo: “Sono convinta che le persone si aspettino da noi una alternativa credibile che si costruisce sui temi”. Il problema è che, al momento, sono proprio i temi a tenere lontani i progressisti da quel centro verso il quale si cerca di allargare la coalizione a livello nazionale. Quasi a volerlo ribadire, Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, si rivolge ad uno dei due assenti. “Carlo Calenda dice che dobbiamo fare l’energia nucleare ma questo significherebbe triplicare il costo dell’energia nel nostro Paese. Basta guardare a quello che accade in Francia”.
Distanze ben presenti anche a Riccardo Magi che propone un tavolo permanente per “iniziare ad affrontare le nostre differenze. Non dobbiamo avere paura del confronto”, spiega. Parole a cui gli alleati rispondono positivamente: più convinti Fratoianni e Bonelli, con un cenno della testa Schlein e Conte.
“Se nella prossima manovra proviamoci a stare insieme su alcuni temi, saremo più forti”, rilancia Schlein. “Ci sono tanti temi che sono emersi questa sera e su cui possiamo convergere”, ammette Conte che, pero’, aggiunge: “Ma non possiamo costruire un progetto alternativo di Paese senza mettere al centro l’etica pubblica”. Parole che sembrano tornare alla questione sociale sul quale i Cinque Stelle, nel recente passato, hanno dato battaglia proprio al Pd.
C’è già chi lo chiama il “Patto della birra”. Al parco Nomentano, dove la festa di Avs ha visto insieme sul palco Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi i cinque leader di centrosinistra hanno concluso la serata sedendosi assieme attorno a cinque pinte di birra chiara. Il tutto a favore di macchine fotografiche e telecamere