venerdì, Settembre 12, 2025
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Charlie Kirk, da icona MAGA a martire dell’ultradestra

AGI – Nel giro di poche ore dalla sua morte, Charlie Kirk è stato trasformato dall’estrema destra in un martire della furiosa guerra culturale in corso negli Stati Uniti. Molte importanti voci e influencer di destra hanno rapidamente definito il suo omicidio, senza mezzi termini, come un atto di guerra da parte della sinistra, e hanno promesso di rispondere a tono. “Dobbiamo avere una determinazione ferrea”, ha dichiarato lo stratega politico conservatore Steve Bannon nel suo programma War Room “Charlie Kirk è una vittima di guerra.

 

 

Siamo in guerra in questo Paese. Siamo in guerra”, Prima ancora che il sospettato fosse catturato e le sue motivazioni o inclinazioni politiche rese note, la retorica incendiaria di importanti commentatori politici si è diffusa rapidamente online, attribuendo la morte di Kirk alla violenza della sinistra. Molti hanno chiesto una rapida punizione sotto forma di una repressione aggressiva contro i nemici politici.

“Se non ci lasciano in pace, allora la nostra scelta è combattere o morire”, ha scritto Elon Musk su X. “Sono in guerra con noi, che lo vogliamo accettare o no. Cosa faremo?” ha detto il conduttore di Fox News Jesse Watters in onda “Tutti sono responsabili… i politici, i media e tutti questi topi là fuori. Questo non puo’ accadere mai piu’. Finisce ora. Questo è un punto di svolta e sappiamo in che direzione stiamo andando”. “Siamo contro forze demoniache provenienti dall’abisso dell’Inferno”, ha scritto il commentatore e podcaster Matt Walsh su X “Questa è una questione esistenziale. Una lotta per la nostra esistenza e per l’esistenza del nostro Paese”.

 

Mentre tutti e tre gli ex presidenti viventi hanno rilasciato dichiarazioni condannando la violenza politica e invitando alla calma, all’introspezione e alla civiltà, Donald Trump ha diffuso un video in cui afferma che la retorica della “sinistra radicale” è “direttamente responsabile del terrorismo che stiamo vedendo oggi nel nostro Paese”.

La sparatoria rappresenta un’inquietante escalation nella crescente crisi di violenza politica negli Stati Uniti. Jon Lewis, ricercatore presso il Programma sull’Estremismo della George Washington University, teme che la reazione della destra porterà a ulteriori atti di violenza. “Il messaggio univoco che emerge da tutta la destra è di vendetta e punizione”, ha detto “La retorica utilizzata da funzionari eletti e personalità mainstream è indistinguibile dalle dichiarazioni al vetriolo degli estremisti di estrema destra, il che non fa che aumentare ulteriormente la probabilità di una violenta ritorsione”.

Molte voci di spicco della destra hanno affermato che i paragoni mediatici tra le recenti azioni dell’amministrazione Trump e quelle di governi autoritari o fascisti hanno funzionato come pretesto intenzionale per la violenza. Mollie Hemingway, caporedattrice del Federalist, una rivista online conservatrice, ha descritto questi paragoni come “retorica preparatoria all’assassinio” di Kirk. “Abbiamo un problema molto serio con i media e altri importanti attivisti democratici che preparano il terreno per una caccia all’uomo e l’assassinio dei conservatori”, ha scritto su X. “Ci avete chiamato Hitler. Ci avete chiamato nazisti. Ci avete chiamato razzisti”, ha scritto Katie Miller, consigliera politica conservatrice e moglie di Stephen Miller, vice capo dello staff della Casa Bianca “Avete le mani sporche di sangue”.

 

Alcuni hanno chiesto all’amministrazione Trump di adottare misure aggressive contro coloro che sono ritenuti complici. “È ora, entro i limiti della legge, di infiltrarsi, ostacolare, arrestare e incarcerare tutti coloro che sono responsabili di questo caos”, ha scritto Christopher Rufo. “Il modo migliore in cui il presidente Trump può rafforzare l’eredità di Charlie è reprimere la sinistra con tutta la forza del governo”, ha scritto Laura Loomer, attivista politica di estrema destra “Ogni singolo gruppo di sinistra che finanzia proteste violente deve essere chiuso e perseguito”.

 

Il suprematista bianco Matt Forney, in un post visualizzato oltre un milione di volte, ha paragonato la morte di Kirk all’incendio del Reichstag del 1933 (il rogo doloso del parlamento tedesco da parte di un comunista olandese, che Hitler uso’ per giustificare la sua aggressiva repressione contro i comunisti, ndr) “È ora di una repressione totale della sinistra. Ogni politico democratico deve essere arrestato e il partito messo al bando”. Dalla sera alla mattina, è stato creato un sito web, “Charlie’s Murderers”, con un elenco di personalità accusate di aver celebrato la morte di Kirk.

 

Secondo il commentatore repubblicano Nick Freitas, la morte di Kirk segna una svolta nel futuro degli Stati Uniti. “Non credo che se ne rendano ancora conto, ma l’omicidio di Charlie sara’ ricordato come il giorno in cui finalmente ci siamo resi conto di cosa sia veramente questa lotta”, ha scritto “Non è una disputa civile tra connazionali. È una guerra tra visioni del mondo diametralmente opposte che non possono coesistere pacificamente. Una parte vincerà e l’altra perderà”. La sua dichiarazione è stata condivisa quasi 35.000 volte. 

 

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